Il punto di Renzo Mazzaro: “i furbetti dei B&B abusivi” scoperti attraverso i cellulari.
Renzo Mazzaro
Il giornalista afferma: “Ci sono delle notizie che ci colpiscono: o perchè sono curiose o perchè ci interessano, ma ci arrivano a metà. Manca sempre un particolare, magari importante, oppure se una storia non si capisce come sia finita, ci rimangono come un punto di domanda nella nostra testa. Noi ci portiamo dietro questo punto di domanda per un sacco di tempo.
Ad uno dei punti di domanda che ci portiamo dietro da più di un anno, esattamente da Pasqua dell’anno scorso, è stata trovata questa settimana una spiegazione. I giornali ci avevano spiegato che tra il sabato santo e la domenica di Pasqua, a Venezia avevano dormito 106 mila turisti.
Questo dato risultava con certezza dalla Smart Control room del Comune che contò le presenze agganciando i cellulari. Però a Venezia risulta con altrettanta certezza dai dati della Questura e del Comune, che ci sono soltanto 60 mila posti letto.
Dunque c’erano 46mila persone che hanno dormito in piedi, o che non hanno dormito affatto? La risposta, parziale ma precisa, ci arriva questa settimana dalla Guardia di Finanza.
In una conferenza stampa ha spiegato che a seguito a controlli, ha individuato ben 76 alberghi abusivi. Non tutti nel centro storico, molti a Mestre e d’intorni.
Alcuni di questi posti sono talmente abusivi che non hanno dichiarato nulla né al Comune, al quale bisogna pagare una tassa per ogni posto letto, né alla Questura, alla quale bisogna segnalare la presenza di eventuali turisti. Men che meno dichiarazioni all’INPS, perchè pagavano in nero.
Non segnalavano niente e tutto veniva fatto in nero. La Guardia di Finanza, che ha appioppato una sanzione di 675mila euro in tutto, ha chiamato questa operazione Black in Venice, “in nero a Venezia”.
Noi potremmo chiamarla con un altro nome, come lo dicevano i nostri vecchi, ovvero: le bugie hanno il naso lungo e le gambe corte”.
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