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Rete Utenti per caso: nasce un’associazione durante il lockdown

Si chiama “Rete Utenti per caso” e nasce dall’impegno di 70 associazioni di volontariato attive sul territorio padovano per dare risposte concrete a bisogni di carattere socio-sanitario

Queste le parole di Silvana Bortolami, Coordinatrice Rete Utenti per Caso. “Utenti per Caso” nasce perché durante il lockdown, un po’ tutta la popolazione si è trovata utenti, quindi utenti per caso, per lo shock che ha creato la pandemia.

Rete Utenti per Caso

Abbiamo iniziato a lavorare per associazioni, rispondendo a dei bisogni socio-sanitari. Per esempio come accedere a dei servizi. La cosa poi si è allargata e si sono evidenziati due elementi. Il primo elemento è quello di legame tra le associazioni, di crescita, di conoscenza e di fiducia, in un clima sereno e di condivisione. Il secondo elemento è quello di dare risposte concrete alle persone che hanno bisogno”.

Il commento del presidente della Provincia di Padova

Continua Fabio Bui, Presidente Provincia di Padova. “Nel periodo del lockdown, dove tutto era fermo, c’era un mondo che si ampliava e che operava in tutti i comuni: il mondo del volontariato. Non ha mai avuto un momento di sosta e proprio lì si è capita l’importanza dell’interconnessione, di fare rete, di fare squadra per raggiungere chi era in difficoltà.

Questa è la straordinaria ricchezza che ha soprattutto la provincia di Padova. Ci sono migliaia di associazioni di volontariato che vi operano. Le istituzioni cittadine e di provincia, devono giocare il loro ruolo. Noi, ad uno dei quattro progetti che vengono realizzati, abbiamo dato la nostra partnership”.

Il commento dell’Assessore alla Sanità

Interviene anche Manuela Lanzarin, Assessore alla Sanità della Regione Veneto. “È un progetto molto importante, che guardiamo con molto interesse perché con la nuova legge nazionale del terzo settore, gli enti del terzo settore, diventa un esempio da valutare molto attentamente.

Vediamo che la messa insieme di associazioni diverse con obiettivi comuni, su progettualità condivise, fa la differenza. Riesce ad essere più capillare e a rispondere maggiormente ai bisogni della cittadinanza”.

Disabilità e assistenza agli anziani

Conclude Bortolami. “Si può rivolgere a chiunque, perché all’interno della rete ci sono associazioni di diverse tipologie. Dalla disabilità, all’assistenza agli anziani, all’accompagnamento, all’amministratore di sostegno, alla raccolta fondi. Ci sono anche associazioni che si occupano specificatamente di patologie.

È questo l’aspetto importante: ci sono delle grandi associazioni, ma anche delle piccole. Insieme ci si dà molto una mano. Per fortuna che siamo nell’ambito della riforma del terzo settore e quindi questa forza, questa energia che si sta creando, è molto concreta. Ha fatto crescere un senso di solidarietà molto più generale”.

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