Rialto: tenta di violentare una donna, arrestato

Un uomo è finito in carcere dopo un tentativo di violenza sessuale che risale al primo agosto. Già poco più di un mese fa era stato arrestato per un episodio simile

Nella giornata odierna, i militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Venezia e del Nucleo Natanti del Comando Provinciale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’ Attività Giudiziaria di Venezia, nei confronti di un trentenne tunisino, senza fissa dimora, accusato di essere stato l’autore della tentata violenza sessuale, commessa ai danni di una connazionale nella notte dello scorso 1 agosto. Lo straniero, già noto ai militari dell’Arma, era stato arrestato in flagranza di reato per un’altra violenza sessuale, commessa quella volta a Ferragosto ai danni di una giovane veneziana, che aveva anche picchiato in maniera molto violenta. Il 31 luglio, la donna si era recata nella zona di Rialto con lo scopo di comprare delle sigarette e poi trascorrere la serata nel centro storico insulare.

Tentata violenza sessuale a Rialto

Proprio mentre era diretta al distributore, l’uomo dapprima l’aveva avvicinata con una scusa e dopo aveva tentato di bloccarla al muro per cercare di avere un rapporto sessuale con la vittima. Quest’ultima, però, era riuscita a divincolarsi ed a scappare nella zona di Rialto, ove era stata immediatamente soccorsa dalla pattuglia del Radiomobile in circuito nella zona.

Le indagini

I Carabinieri della Compagnia di Venezia e del Nucleo Natanti avevano sin da subito avviato le indagini al fine di identificare l’autore del fatto. La misura cautelare eseguita, emessa dall’Autorità Giudiziaria veneziana che ha condiviso sugli elementi raccolti dai militari dell’Arma, è il frutto di un certosino lavoro dei militari, che hanno visionato oltre 300 ore di filmati dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona della tentata violenza, nonché effettuato una serie di comparazioni antropometriche, che hanno consentito di individuare l’aguzzino.

La vittima è stata accolta dai Carabinieri, prima per la denuncia e poi per il riconoscimento del malvivente, all’interno della Stanza “Tutta per se”, utilizzata per accogliere generalmente le vittime di violenza di genere, ed ha la finalità cercare di attutire il trauma subito e di assicurare la massima riservatezza.

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