E’ il 26 aprile la data designata dal governo per le riaperture nel campo della ristorazione. In questi giorni, mentre le notizie non ufficiali si rincorrono, i dubbi sull’efficacia del provvedimento aumentano.
Riaperture
A tal proposito, il presidente di Confcommercio, Angelo Faloppa, interviene per garantire il sostegno a tutti quegli imprenditori che rischiano di rimanere chiusi, in tutto o in parte: “Siamo vicini a ristoratori e baristi: da tempo ci stiamo interessando, ad ogni livello, per sollevare il problema e cercare una soluzione”.
Le perplessità di Angelo Faloppa
Le riaperture non riguardano tutte le attività, ma soltanto quelle in grado di garantire il servizio all’aperto. “Da quando è uscita la notizia sulle apertura – continua Faloppa – abbiamo ricevuto segnalazioni da parte dei nostri associati, preoccupati per le conseguenze. Innanzitutto ringrazio personalmente tutti loro, perché dimostrano attaccamento all’associazione, senso di appartenenza e importanza del ruolo che ricopriamo. A tutti loro dico che siamo noi stessi consapevoli della problematica e preoccupati di ciò che quel provvedimento vorrebbe significare. Proprio per questo ci siamo mossi fin da subito, intervenendo ad ogni livello”.
Il decreto ancora non c’è
La discussione si concentra su due punti nodali: il mantenimento del coprifuoco alle 22 e la discriminazione sulle attività coinvolte. Tuttavia, Il presidente di Confcommercio precisa che fino ad ora si tratta di anticipazioni circolate fra i media e che “se venissero confermate, ci troveremmo di fronte a soluzioni ingiuste e discriminanti.
I nostri associati sappiano che stiamo lavorando perché ciò non avvenga. C’è chi sceglie di uscire sui giornali, senza dare contenuti, e chi, come noi, preferisce lavorare e poi comunicare con dati e, possibilmente, soluzioni alla mano”.