Alzheimer: cani addestrati a ritrovare le persone scomparse

Yuma, Pako, Buddy, Argon, Kila E Mia i 6 cagnolini “Salva-Anziani”. Simulazione di ricerca al Centro Servizi “Villa delle Magnolie di Monastier

Alzheimer e demenza senile, patologie in aumento. Sono sempre di più le persone anziane che senza rendersene conto escono di casa e non riescono più a trovare la strada per il rientro. L’unità cinofila Althea della Protezione Civile Ana di Treviso si sta specializzando proprio nella ricerca di queste persone.

Alzheimer

“Solitamente i nostri cagnolini sono abituati a ricercare persone non in movimento che si trovano in una situazione di incoscienza, ferite o non in grado di richiedere aiuto – ci dice Nicola Floro che si occupa dell’addestramento delL’Unità cinofila Althea – ma sono sempre di più le richieste di intervento per ricercare persone che, disorientate, vagano camminando senza meta”.

La simulazione

Sabato 19 ottobre nel giardino del Centro servizi “Villa delle Magnolie” di Monastier, si è tenuta una dimostrazione pratica di come i cagnolini riescono a trovare una persona attraverso il loro fiuto. Manifestazione durante la quale la Casa di Cura “Giovanni XXIII” di Monastier ha donato le 15 divise agli altrettanti conduttori e figuranti di Althea necessarie per effettuare gli addestramenti ma soprattutto per operare in sicurezza nei momenti in cui la popolazione ne ha bisogno.

Presente alla manifestazione anche Stefania Bonduan figlia di Mario Bonduan di Casier scomparso nelle montagne di San Candido il 30 dicembre del 2009. Stefania è ora Vicepresidente di “Penelope Veneto” (associazione nazionale famigliari persone scomparse) e Consigliere Nazionale e Delegata per Veneto e Friuli Venezia Giulia di “Gens Nova”.

La scomparsa

Quando scompaiono persone l’Alzheimer è quindi necessario intervenire prontamente, proprio perché si spostano velocemente. Ed il cane, in questo caso riesce ad essere un ottimo compagno in grado, attraverso il suo fiuto, di raggiungere la persona.

E questo si è visto sabato a Monastier. Attori d’eccezione Yuma un Pastore Tedesco, Pako un Lagotto Romagnolo e Buddy un Pastore Australiano che si sono impegnati prima su alcuni attrezzi propedeutici alla ricerca e successivamente hanno effettuato, con i loro conduttori, delle simulazioni di ricerca di persone scomparse con l’Alzheimer. Di fronte anche alle classi prime delle scuole medie di Monastier, sono state mostrate le varie fasi di addestramento di un cucciolo di Pastore Tedesco, Argon: come l’animale viene motivato alla ricerca, e l’innesco dell’abbaio al ritrovamento.

Successivamente è stata, Kila un Border Collie e Yuma un Pastore Tedesco ad effettuare una ricerca di due anziani; coinvolte due signore ospiti del Centro Servizi, Evelina Masat e Annamaria Sampini che per l’occasione hanno rivestito il ruolo di figurante. Ha concluso la dimostrazione Mia, un Labrador, che si è cimentata nella ricerca di una persona ferma che si era nascosta sopra un albero.

Presenti alla dimostrazione, oltre al sindaco Paola Moro e all’assessore di Monastier Stefano Dussin anche Bruno Crosato coordinatore della squadra della Protezione Civile Ana sezione di Treviso e Marco Piovesan presidente Ana della sezione Trevigiana.

Protezione civile

La Protezione Civile ANA di Treviso ha ben 10 squadre specializzate in vari settori; una di queste è proprio l’unità cinofila Althea che ha complessivamente 15 volontari e 9 cani. Un impegno costante il loro per trovarsi sempre pronti nei momenti di necessità. Effettuano dai 2/3 addestramenti a settimana a Camalò, nel trevigiano, dove è presente un campo macerie che simula una situazione di un crollo di un edificio o di una zona colpita da un terremoto.

Li i cani imparano e si addestrano a trovare persone sepolte sotto le macerie in quanto è necessario che il cane senta il più piccolo filo di odore che proviene dalle macerie. L’unità cinofila si trova ad operare in situazioni non sempre facili e in condizioni meteorologiche talvolta avverse. Durante i terremoti, crollo di un palazzo o la ricerca di un disperso in un bosco o in montagna o nelle alluvioni.

E’ importante avere anche un abbigliamento adeguato. E’ per questo che la Casa di Cura “Giovanni XXIII” di Monastier ha donato le nuove 15 divise. Gabriele Geretto Amministratore delegato della Casa di Cura ha voluto leggere la lettera inviata dal Presidente della Regione Veneto Luca Zaia che ha elogiato il lavoro impegnativo dell’Ana e delle Protezione Civile.

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