Venipedia nel progetto del ritrovamento della terza colonna di S. Marco si occupata dell’aspetto culturale e comunicativo. Si cerca di scoprire il mistero che ha sempre affascinato molti
C’é una sorta di mistero che gira attorno all’ormai nota terza colonna di San Marco. Una zona che ha sempre affascinato tanti, perchè luogo simbolo della Serenissima. Le colonne erano infatti considerate la porta d’accesso di Venezia, dove i nobili sbarcavano per dirigersi a Palazzo Ducale.
Se questa colonna esistesse davvero, rappresenterebbe un’unicità tipica dei veneziani. Se non dovesse essere ritrovata, o non fosse mai esistita, darebbe comunque delle risposte storiche interessanti. Luigi Fozzati, uno dei due archeologi del gruppo di ricerca, ha trovato una documentazione risalente al 1400-1500, dove si racconta che questa colonna, caduta in acqua, a volte raffiorasse tanto da poterla toccare. Se questo fatto sia o meno fondamento storico è oggetto di ricerca.
Un’attenta conoscenza della zona, e la tecnologia RT che permette di analizzare il sottosuolo a strati per vedere i materiali sottostanti fino a una profondità di 10-11 metri, rendono possibile la ricerca. La zona di ricerca è però molto affollata, ed è difficile ritagliare uno spazio di lavoro. Inoltre si è soggetti alle intemperie e agli sbalzi di marea.
Si spera comunque di riuscire a trovare un modello che potrebbe essere utilizzato anche per scoprire altri fondali. Speriamo che le condizioni climatiche ideali, quest’estate, permettano di portare a un fine la ricerca. Se la terza colonna riaffiorasse dai fondali, si aprirebbe uno scenario storico molto particolare.