Anche nel Veneziano ci sono distributori che vendono il carburante a 2,4 al litro. La denuncia è dell’Adico e il governo Meloni ha deciso di ricorrere all’accisa mobile per fermare il rincaro della benzina, che sarà introdotta come correttivo del decreto trasparenza.
Accisa mobile
Si tratta di far scattare automaticamente il calo del prezzo del carburante agendo sull’Iva solo se il costo aumenterà più di 2 punti percentuali sulla media del periodo.
Si è deciso per una serrata
Intanto ci sarà un chiarimento. I ministri Urso e Giorgetti e la categoria dei benzinai si è incontrata oggi e si rincontrerà il 17 a palazzo Chigi, decisi ad una serrata.
La serrata del 25/26 gennaio annunciata contro l’accusa per voler speculare sul prezzo di benzina e gasolio intanto è stata congelata.
Confesercenti e a Confcommercio
Le associazioni di categoria aderenti a Confesercenti e a Confcommercio si sono riservate di sospendere lo sciopero in attesa di capire se il decreto trasparenza sarà modificato.
Il piano di Giorgia Meloni
Giorgia Meloni in un intervista al TG1 ha dichiarato di non voler arretrare sulla scelta di aver recuperato 10 miliardi per aiutare le famiglie meno abbienti dalla reintroduzione di 20 centesimi di accisa sul carburante tolti dal Governo Draghi. Ha aggiunto di ritenere che i benzinai si sono comportati con responsabilità e che con l’obbligo di far comparire accanto al prezzo praticato su ogni pompa anche quello indicato dal Governo, si vuol scoraggiare chi vende la benzina a 2,5 euro al litro quando il prezzo medio è di 1,8 euro al litro.
Accisa mobile in risposta al malcontento
L’introduzione dell’accisa mobile è anche una risposta a chi tra i partiti della maggioranza ha protestato contro il ripristino delle accise, perchè teme effetti negativi alle elezioni regionali.
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