Per un giorno, Sagrato della Chiesa di Sambruson di Dolo, si è trasformato in un giardino edenico, colmo di tutto ciò che la Terra ci offre. Dal pane, al vino, dalla frutta agli ortaggi, ma anche piante e fiori. È la cerimonia del ringraziamento, che tradizionalmente la Coldiretti compie sul finire dell’annata agraria. Un gesto colmo di religiosità e gratitudine.
Il commento di Sebastiano Cassandro
Sebastiano Cassandro, Vicepresidente Coldiretti Provincia di Venezia, ha così commentato la manifestazione. “Siamo qui oggi per ringraziare il Signore, perché nonostante l’anno l’agricoltura non si è fermata. Ha continuato a produrre, a lavorare, per garantire cibo di alta qualità a tutti i consumatori. Siamo qui per ringraziare per com’è andata e per sperare che il prossimo anno vada ancora meglio. Doppia preghiera per il Signore”.
Il bilancio dell’annata
Il momento del ringraziamento è anche l’occasione per fare un bilancio dell’annata appena trascorsa. Questo 2021 non è stato facile per l’agricoltura. Prima di tutto dal punto di vista climatico, con forti gelate in primavera e una siccità devastante in estate. Poi per l’aumento delle materie prime che si riflette in particolare sul settore zootecnico.
Continua Cassandro. “È stata un’annata sicuramente non facile, con alti e bassi. Alti perché abbiamo tenuto abbastanza bene, bassi perché la siccità ha comunque colpito nonostante tutto. Con il Covid non è stato facile organizzare il lavoro. In più, alcuni settori, vista la risalita delle materie prime, ne hanno risentito molto pesantemente. Tra queste la zootecnia e altri settori che sono più in crisi di altri”.
Interviene anche Fabio Livieri, Segretario della Coldiretti di Dolo. “Oggi siamo qui per ringraziare il Signore per l’annata agraria appena conclusa, che ha avuto alti e bassi. Vogliamo soprattutto ringraziarlo perché ci ha donato ancora frutti meravigliosi, buoni, saporiti e gustosi. Soprattutto in questo momento che si parla della carne sintetica. Fra poco arriveremo a produrre in laboratorio quello che dovrebbe mangiare. Il settore primario che è l’agricoltura, continua a donarci ancora frutti di qualità e con gusto diverso. La natura, il sole, l’acqua, l’aria, sono fondamentali, insieme alla terra, per dare prodotti di qualità. Noi fortunatamente viviamo in una zona dove la qualità non manca, sia dell’aria, dell’acqua e della terra”.
La messa e il ringraziamento
Dopo una messa solenne nella Chiesa Arcipretale di Sant’Ambrogio, il parroco, Don Luciano Baccarin, ha benedetto i doni offerti dagli agricoltori della Riviera del Brenta e, uno ad uno, anche i trattori e le mietitrebbie, mezzi di lavoro infinitamente preziosi per chi coltiva la terra.
Conclude Cassandro. “Ci sono molti coltivatori qui sulla Riviera di San Bruson. Occupano un po’ tutti i settori: dalla zootecnica, al vivaismo, all’apicoltura, per produrre prodotti di alta qualità e custodire il territorio della Riviera”.
È stata un’annata piena di alti e bassi, ma gli agricoltori sono abituati ad accettare tutto con fiducia e speranza che il prossimo raccolto sarà migliore.