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Discoteche ripartono: ora il nemico sono le feste abusive

E' ripartito tutto anche il mondo delle discoteche, quello che ha sofferto di più e che ha registrato un fuggi fuggi generale del personale specializzato in altri ambiti. A poche ore dal veglione di fine anno nei locali da ballo si ricomincia a vedere rosa. I due anni di restrizioni però hanno lasciato il segno e fatto riempire il vuoto dalle feste abusive

Inizia il conto alla rovescia per i festeggiamenti di Capodanno e le discoteche si stanno preparando per tornare a riempirsi. Non tutte però. Almeno il 25% dei locali da ballo non hanno riaperto dopo due anni di Covid. Ora a minacciare il settore sono le feste abusive, che hanno preso sempre più piede.

Le parole di Franco Polato, Presidente Silb-Fipe Confcommercio della Città Metropolitana di Venezia e Rovigo

Parla il presidente di Silb-Fipe Confcommercio Città Metropolitana di Venezia e Rovigo Franco Polato: “Dati alla mano, un 25% delle attività hanno chiuso definitivamente. Circa un altro 15-20% è stato dato dall’abusivismo. Sono stati anni particolarmente difficili ed è per quello che chiediamo a voce alta alle autorità competenti di vigilare perché dovremmo essere tutelati come tutte le altre attività commerciali”.

Discoteche contro le feste abusive

Il presidente del Sindacato Locali da Ballo della Città Metropolitana di Venezia-Rovigo Franco Polato invoca la vigilanza. Perché proprio ora che il settore sta rimettendo insieme i cocci si profila un altro nemico: la concorrenza sleale.

“Uno dei due punti fondamentali – dice Franco Polato – è la sicurezza. Ci sono molti ambienti che sono angusti, che non sono dotati di vie di sicurezza e di tutte quelle norme che dovrebbero avere. Poi, c’è la concorrenza leale, in termini di evasione fiscale” .

Le discoteche sono fiduciose per l’estate 2023

Quello della notte del 31 dicembre sarà un banco di prova per capire se le discoteche hanno un futuro. Anche se lungo la costa gli operatori del settore si stanno organizzando per le notti estive e le previsioni sono dalla loro parte.

“Questa costa ha sempre espresso, anche negli anni scorsi, il meglio del divertimento notturno. – continua Polato – Quindi sicuramente anche il prossimo anno, visto che non avremo limitazioni, saremo in grado di programmare il nostro lavoro con date di apertura e chiusura certe.

Insomma, si riuscirà a riprendersi in mano la nostra attività come si deve. I primi sintomi nelle programmazioni delle prenotazioni dei tour operators sono buone per questa costa. Per cui abbiamo sempre detto che c’è un giorno ma c’è una notte e la notte negli anni ci ha sempre distinto rispetto ad altre coste”.

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