Cronaca

Rissa al bar a Favaro: accoltella il rivale, arrestato 32enne

L'episodio ieri in un locale di Favaro. Il responsabile si era dileguato prima dell'arrivo dei carabinieri, ma è stato poi rintracciato in paese e arrestato

Notte animata quello di ieri per i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mestre e della Stazione di Favaro Veneto, che sono intervenuti per una rissa al bar “On The rock Caffé” di via Altinia a Favaro arrestando in flagranza di reato per lesioni personali e  minacce aggravate R.I. classe 1988 cittadino kossovaro residente in Italia.

Rissa al bar

I fatti sono avvenuti attorno alle 2 di notte quando alcuni avventori del frequentato bar – autorizzato all’apertura notturna – chiamavano il 112, riferendo che all’interno del locale c’era una furibonda lite tra due avventori, uno dei quali si era appropriato di un coltello dal bancone di mescita.

L’accoltellamento

L’operatore della Centrale Operativa attivava immediatamente il dispositivo di emergenza, facendo confluire in zona le pattuglie più vicine – come sempre numerose per quanto possibile in questi orari “sensibili” e nelle zone della città soggette ad episodi di criminalità – le quali,   raggiunto quasi immediatamente l’obiettivo, bloccavano la scena identificando tutti i soggetti coinvolti nella lite, facendosi raccontare l’accaduto e soprattutto i motivi per cui un ragazzo giaceva a terra sanguinando copiosamente dal labbro.

Subito appariva chiaro che la lite era avvenuta per futili motivi, ma l’aggressore era già fuggito portandosi via pure l’arma con la quale aveva inferto un poderoso fendente al malcapitato, poi identificato per O.M. Moldavo 24enne, procurandogli una profonda ferita sanguinante.

I Carabinieri, riportata la calma, procedevano quindi a far soccorrere il ferito, ponendosi quindi sulle tracce dell’accoltellatore.

L’arresto

Lo spirito di osservazione dell’equipaggio radiomobile in transito per il centro di Favaro permetteva di individuare un possibile sospetto, poiché la descrizione dell’uomo era molto approssimativa a causa dell’alterazione alcolica generale che pervadeva tutti i testimoni del fatto, e fermarlo per un controllo. Nonostante l’uomo provasse a dissimulare la verità, segni inequivocabili di sangue sui vestiti lo accusavano inequivocabilmente dei reati poi rubricati. L’uomo, messo alle strette, confessava anche dove avesse gettato il coltello, poi recuperato dai Carabinieri.

Il soggetto è stato quindi accompagnato in caserma e sottoposto alle operazioni di identificazione e dichiarato in arresto e tradotto in carcere.

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