Ristorante di San Lio oscura le vetrine: dentro c’era una festa privata

La polizia attirata dal volume alto della musica ha scoperto una decina di persone all'interno, drink e balli sui tavoli senza mascherina

Un ristorante di San Lio, ha tentato di aggirare le disposizioni previste dalle misure anti Covid, oscurando maldestramente le vetrine dell’attività di ristorazione con dei fogli di giornale.

Qualche giorno fa, tuttavia, personale del commissariato di P.S. “San Marco”, diretto dal Vice Questore Riccardo Sommariva, impiegato nell’attività di controllo nella zona del centro storico di Venezia al fine di verificare il rispetto delle disposizioni emanate per il contenimento del contagio da Covid-19, ha notato qualcosa di insolito.

Ristorante di San Lio

Ad attirare l’attenzione dei poliziotti è stata la musica ad alto volume proveniente dal ristorante, al cui interno si stava svolgendo una vera e propria festa privata.

L’attività di ristorazione, apparentemente chiusa, aveva oscurato le relative vetrine con dei fogli di giornale. Si è servita di una porta di servizio posta sul retro per garantire l’accesso e l’uscita degli invitati.

Festa privata

Trovata una decina di clienti, alcuni dei quali danzanti sui tavolini dell’attività di ristorazione ed intenti a sorseggiare dei drinks. Tutti gli avventori privi dei dispositivi di protezione individuale.

Sanzionati tutti i i soggetti, per un ammontare complessivo di 1960 euro. Per il gestore dell’attività presente alla festa è stata richiesta alla locale Prefettura anche la sanzione accessoria della chiusura del ristorante per cinque giorni.

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