Non fa ingresso a scuola e sale su un treno per la Puglia: ritrovata la studentessa scomparsa. I genitori ieri mattina hanno dato l’allarme
Nel corso della giornata di ieri 14 maggio una studentessa minorenne residente nella provincia di Venezia ha messo a dura prova genitori e Agenti della Polizia particolarmente in apprensione per le sue sorti, dal momento che si era allontanata da casa senza apparente motivo, facendo perdere le sue tracce. La giovane, che frequenta le scuole superiori, era solita prendere il treno per raggiungere l’istituto scolastico dalla sua città di residenza. Nel corso della mattinata, i genitori, avevano appreso che la ragazza non aveva fatto ingresso a scuola.
I dettagli
I genitori comprensibilmente preoccupati e incapaci di poter provare a contattare in altri modi la figlia, che non aveva con sé il cellulare, segnalavano l’accaduto prima alla Questura di Venezia e poi, recandosi in stazione a Mestre nel tentativo di individuare la figlia, nell’ipotesi che avesse “marinato la scuola” e stesse rientrando a casa dopo l’orario scolastico, si intrattenevano con gli agenti del presidio della Polizia Ferroviaria che era già stata informata del fatto, fornendo loro ulteriori dettagli utilissimi. Scattava così il piano per il rintraccio, che ha visto l’interessamento sinergico di tutte le forze di polizia.
Le telecamere di sorveglianza
L’esame delle telecamere di sorveglianza di alcune stazioni ferroviarie e altri particolari raccolti avvaloravano l’ipotesi che la ragazza si fosse allontanata dalla provincia di Venezia in treno per raggiungere degli amici residenti nel Meridione. Venivano allertati quindi tutti gli Uffici di Polizia ferroviaria presenti sul direttrice Venezia – Bologna – Bari, nonché contattato il personale ferroviario in servizio su treni diretti verso Sud.
Verso le ore 18.00 la studentessa scomparsa veniva segnalata su un treno in Puglia; il tempestivo intervento della Polizia Ferroviaria permetteva di rintracciare la giovane che, dopo averne confermato l’identità veniva ospitata presso quegli Uffici di Polizia in attesa dell’arrivo dei genitori messisi immediatamente in viaggio per poterla riabbracciare.
Alla base del gesto non ci sarebbe alcun problema particolare se non la ferma volontà della ragazza di far visita ai suoi amici, malgrado il diniego dei genitori.