Cronaca

Riviera del Brenta e Miranese: due arresti per spaccio

I carabinieri di Noale hanno rintracciato un pregiudicato condannato a due annidi carcere. Un'altra persona è stata arrestata a Mira: si trovava in una comunità di recupero

Intensa e produttiva l’attività di controllo messa in atto sul territorio dagli uomini della Compagnia Carabinieri di Mestre. Gli interventi si sono sviluppati sia nella “terraferma” Veneziana, nell’entroterra noalese e in Riviera del Brenta.

Riviera del Brenta e Miranese

I militari della Stazione di Noale in particolare, nel corso di uno dei numerosi servizi predisposti per il contrasto ai reati predatori e microcriminalità in genere nelle aree più sensibili della città dei Tempesta, hanno tratto in arresto Oreste Lucca, 60enne originario della Provincia di Bari, ma stabilitosi in zona.

I Carabinieri infatti hanno dato corso ad un’ordinanza emessa dal Tribunale barese nei suoi confronti che ne ha disposto la cattura e la traduzione in carcere. E’ colpito da una condanna definitiva a quasi due anni di carcere per spaccio di sostanze stupefacenti. I fatti in contestazione risalgono  all’ormai lontano 2015. Sono rilevanti poiché commessi tra Spagna e Puglia, tanto da riuscire ad ottenere la condanna definitiva del soggetto.

Rintracciato a Noale nei pressi della stazione ferroviaria, l’uomo è stato quindi dichiarato in stato di arresto e condotto prima presso gli uffici della locale Stazione Carabinieri per le attività del caso. Al termine delle quali, è stato definitivamente tradotto presso il carcere di Venezia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.

Spaccio e banconote false

Il secondo arresto è avvenuto a Mira, dove a finire in carcere questa volta è stato Luca Bertin classe 1987. L’uomo era domiciliato in una comunità di recupero e terapeutica. Lì era già sottoposto a misura cautelare dell’affidamento in prova – ora aggravata. L’ordine  è di carcerazione per spaccio di stupefacenti aggravato dal possesso di banconote false. Questi reati commessi nel 2016 in territorio padovano. Un anno e tre mesi da scontare per lui. I Carabinieri della Tenenza di Mira hanno provveduto al suo arresto su ordine della Magistratura patavina. Successivamente è stato tradotto in carcere a Santa Maria Maggiore.

Specifici servizi di intensificazione del controllo del territorio verranno posti in essere per tutta la settimana, a contrasto dei reati predatori e delle manifestazioni di illegalità più sentite.

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