Ville e acqua
Come ha spiegato il presidente Marino Zamboni, il progetto punta a trasmettere informazioni preziose su questo territorio unico, collegando studiosi e appassionati con chi lo vive quotidianamente, spesso senza conoscerne i dettagli storici e idraulici.
Uno dei temi centrali del progetto è la civiltà di Villa Veneta, che abbraccia ville, parchi e giardini storici, oltre al fondamentale nodo idraulico di Padova e della Riviera del Brenta.
Quest’ultimo è particolarmente rilevante per l’associazione, che si occupa di prevenzione del rischio idraulico. Attraverso iniziative come visite guidate e gite in battello, “Brenta Sicuro” offre una visione inedita delle Ville Venete dal punto di vista dell’acqua, l’elemento fondante di questo territorio.
Il museo diffuso della Riviera
L’associazione si ispira al concetto di museo diffuso, come sottolineato da Antonio Draghi, che promuove la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale della Riviera del Brenta, estendendosi su dieci comuni della provincia di Venezia e uno della provincia di Padova.
L’idea è quella di creare un circuito di attività culturali condivise, che vedono al centro la partecipazione delle amministrazioni locali e il coinvolgimento della comunità.
Gli eventi della quarta edizione
Il programma della quarta edizione include diversi appuntamenti di rilievo: la visita al nodo idraulico di Padova a Stra, curata da Massimo Benettolo; l’esplorazione di Villa Fassetti a Santa Maria di Sala con Loris Vedovato; e una lezione sul nodo idraulico di Moranzani a Mira, guidata da Mauro Manfredi.
Chiuderà l’edizione un evento del Gruppo Archeologico Mino Meduaco, che mostrerà i legami tra archeologia e territorio.
Con il suo programma variegato, “Brenta Sicuro” si conferma un’iniziativa culturale importante per la salvaguardia e la conoscenza della Riviera del Brenta.
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