Roberto Basso, le novità del delitto di Jesolo

Autopsia rivelatrice di Roberto Basso, tabaccaio di Jesolo trovato morto nella sua abitazione: l'ipotesi di rapina finita male si intensifica. I fratelli chiedono riservatezza

Il tabaccaio di Jesolo Roberto Basso è stato colpito con più fendenti alla testa con un oggetto appuntito. Questa è una delle novità emerse durante l’autopsia effettuata nell’ospedale di San Donà di Piave dal medico legale Cristina Mazzarollo, la stessa presente durante i primi rilievi nel posto.

I dettagli dall’autopsia di Roberto Basso

I carabinieri continuano a cercare l’arma del delitto, anche facendo sorvolare da un drone la zona di via Antiche Mura, ossia dove si trova l’abitazione di Basso. L’analisi della salma ha anche consentito di stabilire l’ora del decesso, che sembrerebbe tra la mezzanotte e l’una.

Secondo le immagini delle telecamere puntate sulla tabaccheria di Piazza Marina, l’uomo avrebbe chiuso il negozio alle 23:50 e, trovandosi la sua abitazione a 10 minuti di distanza, è facile supporre che l’omicidio sia avvenuto poco dopo il suo arrivo a casa.

L’ipotesi della rapina finita male si fa sempre più consistente se si considerano le dichiarazioni dei commercianti della piazza secondo cui Roberto Basso era solito portarsi a casa l’incasso della giornata.

Il silenzio della famiglia

Gli investigatori stanno lavorando nel più stretto riserbo. Anche i due fratelli della vittima, Andrea e Francesca, non vogliono parlare e chiedono riservatezza e rispetto. Ma c’è molta curiosità sul perché siano passate alcune ore dal momento del ritrovamento del corpo a quello dell’allarme.

Infatti, il mattino seguente i fatti Andrea ha trovato il corpo di Roberto immerso in una pozza di sangue attraverso una finestrella. Il fratello Andrea è stato sentito dagli investigatori e non si è appreso il motivo per cui l’uomo ha dato l’allarme soltanto verso le 11:30.

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