Emerge la necessità da parte di un Ordine, prossimo ai cittadini, quale quello che tu rappresenti a Venezia, di comunicare e promuovere la capacità dell’architettura ad orientare la gestione del territorio e la comprensione dell’ambiente. Attraverso quali azioni, dal tuo punto di vista, si possono promuovere queste capacità dell’architettura?
Il tema fondamentale è comunicare con i cittadini, che sono gli utenti degli spazi che noi progettiamo, delle scene urbane, che sono progettate dagli architetti e pianificate dai colleghi urbanisti. Quindi, vuol dire una sinergia di professioni che costruiscono il nostro ambiente. Costruito più o meno naturale, posto che anche l’ambiente naturale è frutto di pianificazione paesaggistica in tantissimi casi.
È anche bene ricordare che la legge 1395 del 1923, tra i compiti che assegna agli Ordini degli Architetti, c’è quello di mantenere il decoro della professione, nell’interesse dei cittadini. Molto frequentemente anche i colleghi lo scordano, gli Ordini degli Architetti non sono sempre dei sindacati. Per questo ci sono altre istituzioni, ma l’Ordine tutela la qualità della professione, nell’interesse dei cittadini.
Mostrare ai cittadini il ruolo professionale degli architetti
Quindi, alla luce di questo obiettivo primario, che è rimasto invariato da oltre 100 anni, la nostra consigliatura promuove, continuamente, eventi sul territorio di comunicazione con i cittadini. Noi abbiamo promosso, soprattutto in collaborazione con il museo del Novecento, un importante convegno sull’architettura.
Promuoviamo eventi sul territorio della città metropolitana, in occasione dei quali il Consiglio si trasferisce nelle diverse aree, nei diversi distretti, della città metropolitana per incontrare i propri iscritti, i cittadini e promuovere il nostro ruolo professionale, facendo comprendere ai cittadini che cosa significhi fare architettura e avere interesse per un progetto di qualità.
Promuovere l’architettura attraverso i giovani
Anche nell’ultimo anno abbiamo promosso un’iniziativa che si chiamava Open studi aperti, assieme al Consiglio Nazionale, per cui gli studi hanno aperto le loro porte ai cittadini. Poi, stiamo promuovendo, assieme a Rotary Mestre, un’iniziativa che chiamiamo Architettura nelle scuole: spazio pubblico, spazio di tutti, nei quali, assieme ai giovani studenti, ci occupiamo di comprendere il significato di alcuni spazi come il distretto di M9, Villaggio San Marco, Marghera Città Giardino, per spiegare a questi giovani studenti, come si comprende lo spazio dell’architettura e far sì che, un giorno, diventino committenti di progetti di qualità e bisognosi di spazio ben progettati.
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