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Roma, Sì della Camera: l’Autonomia è legge

La legge sull'Autonomia differenziata è stata approvata tra proteste e festeggiamenti. Zaia la definisce storica, mentre l'opposizione denuncia il rischio di divisione nazionale

Il decreto legge sull’Autonomia differenziata è diventato legge dopo un lungo dibattito notturno alla Camera dei Deputati. Con 172 voti a favore, 99 contrari e un’astensione, l’aula di Montecitorio ha approvato il provvedimento tra le proteste delle opposizioni, che hanno cantato l’inno di Mameli e sventolato il tricolore, mentre la Lega ha esposto le bandiere regionali.

La reazione di Zaia

Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha definito l’approvazione una “giornata storica” e una “bella pagina di democrazia”, ricordando il referendum del 2017 in cui oltre 2 milioni di veneti votarono per l’autonomia. Zaia ha sottolineato che questa legge rappresenta una pietra miliare per il Paese e per il Veneto, segnando l’inizio di un percorso di modernità, responsabilità ed efficienza. Ha inoltre affermato che l’Italia seguirà un modello gestionale già adottato con successo da molti Paesi europei e internazionali. Con l’approvazione dell’Autonomia, inizia ora la fase di stesura delle singole intese tra lo Stato e le Regioni che richiederanno autonomia, puntando a rendere efficace l’autonomia differenziata.

Esulta il ministro dell’Autonomia

Il ministro delle Autonomie, Roberto Calderoli, ha commentato emozionato il via libera definitivo, sottolineando che l’obiettivo del provvedimento è ridurre i divari territoriali e realizzare una vera unità del Paese. Massimo Bitonci, sottosegretario al Mimit, ha definito l’approvazione “la scelta migliore per il futuro dell’Italia”, ricordando i referendum del 2017 in Veneto e Lombardia. Anche Alberto Stefani, segretario della Lega veneta, ha celebrato il giorno storico per la Lega, ringraziando Luca Zaia e Roberto Calderoli per la loro dedizione alla riforma. Il senatore di Fratelli d’Italia, Raffaele Speranzon, ha aggiunto che l’autonomia differenziata rappresenta un’opportunità per tutte le regioni, realizzando una delle riforme più importanti del programma di Governo.

L’opposizione al decreto “Spacca-Italia”

Dall’altro lato, l’opposizione ha espresso forti critiche. Elly Schlein, leader del Pd, ha denunciato il provvedimento come un “vergognoso scambio” che colpisce la coesione nazionale a vantaggio della Lega. Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle, ha definito la legge una condanna per il Sud e le aree più svantaggiate del Paese, promettendo di contrastarla sia in Parlamento che nelle piazze.

Anche la Cgil Venezia ha criticato l’approvazione, con il segretario generale Daniele Giordano che ha dichiarato che la legge indebolisce il Paese, colpendo soprattutto lavoratori e pensionati. Giordano ha lanciato un appello a tutte le forze sociali e politiche per costruire un fronte ampio a difesa dell’unità nazionale e della Costituzione.

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