Maria Stella Donà ospita a La Voce della Città Metropolitana Sara Zanferrari, e i suoi consigli per i libri dell’estate. “Oggi abbiamo questo bellissimo secondo romanzo di Romina Casagrande, altoatesina, “I Bambini del Bosco” edito da Garzanti. Lei aveva scritto nel 2020 i “Bambini di Svevia” e amava le storie che si basavano su fatti accaduti realmente. Ama andare alla ricerca di storie poco battute e poco conosciute, per farle conoscere ai propri lettori attraverso ovviamente un romanzo”.
Ma storie tinte di giallo o romanzi d’amore?
“Parlo di storia dei piccoli, storia dei civili. Per esempio, in tempi di guerra nei “Bambini di Svevia”, si parlava di quei bambini poveri che sono stati venduti nelle fattorie di Svevia in Germania, ai tempi che furono.
Questa volta invece parliamo delle contrabbandiere, che solitamente vengono bistrattate come delle donne non abbastanza forti per portare le gerle piene di merce, e invece era più facile per una donna sfuggire ai controlli e perlopiù conoscendo bene le montagne e territori vari”.
I personaggi e la trama
“Intorno a questa cosa però Romina Casagrande costruisce una bellissima storia, dove abbiamo due protagonisti che sono adolescenti. Lei spesso ama scrivere di ragazzi: in questo caso abbiamo Luce e Thomas Orecchie di Lepre. Lei è figlia dei contrabbandieri e lui è un ragazzino che si ritrova nel bosco da solo con il suo cane-lupo, e che lo segue dappertutto.
Thomas a malapena riesce a sopravvivere in questo bosco, fino a che arriva l’Inverno e senza sapere cosa fare riesce a trovare questa casa dei contrabbandieri. Però loro non ci sono così Thomas si stabilisce lì finché ad un tratto ritornano. E da lì si sviluppano delle conoscenze, relazioni e così via dicendo”.
La fascia d’età della adolescenza è interessante come materia per un romanzo no?
“Hai proprio indovinato! Secondo me è l’essenza. perché attraverso questa esperienza nel bosco, il ragazzo ovviamente è completamente cambiato e cresciuto dopo 1 anno nel bosco. E anche Luce non è più la stessa persona, sta diventando una donna. Ma soprattutto il bosco è il vero protagonista di questo romanzo: per qualcuno e un luogo che ti protegge e per altri uccide, e non si sa mai cosa ti arriverà dietro le spalle”.
È un po’ la metafora della vita, Grazie Sara Zanferrari.