I Carabinieri hanno recuperato vari gioielli, oggetto di furto in abitazione, presso un negozio di Compro Oro ove erano stati posti all’incasso dai ladri ricettatori
Continua incessante il piano di vigilanza e controllo del territorio contro i reati predatori posto in essere dai Carabinieri della Compagnia di Mestre su tutta la giurisdizione, attraverso il dispiegamento di pattuglie in uniforme ed in abiti borghesi del Nucleo Operativo e Radiomobile e delle Stazioni dipendenti, coordinati per zone e fasce orarie maggiormente sensibili.
La presenza è stata aumentata in tutta la fascia territoriale del “Miranese” (Spinea-Mirano-Santa Maria di Sala-Noale-Scorzè), senza tralasciare gli altri centri abitati, con l’esecuzione di servizi dinamici e la realizzazione di posti di controllo nei punti strategici.
Proprio in una di queste località, nella mattinata di ieri, i Carabinieri hanno recuperato vari gioielli, oggetto di furto in abitazione, presso un negozio di “Compro-Oro” ove erano stati posti all’incasso dai ladri/ricettatori.
I Carabinieri a seguito dell’attivazione da parte di una anziana cittadina che aveva patito un furto nel proprio appartamento, hanno attivato subito gli accertamenti a partire dal sopralluogo sulla scena del delitto, che appariva stranamente “ordinata”. Certo, i cassetti della casa erano stati aperti, ma c’era la netta sensazione che i ladri sapessero letteralmente dove mettere le mani, a partire dalla cassaforte “nascosta” dietro un quadro, da dove erano spariti gioielli per decine e decine di migliaia di Euro.
I militari si mettono subito sulle tracce dei possibili autori, a partire dal nucleo famigliare più stretto della signora, ponendo sotto controllo in particolare il figlio più anziano e la compagna che vantano precedenti specifici ed in materia di stupefacenti.
Messi alle strette i due, alla fine di una incalzante opera di composizione del quadro accusatorio e di confutazione delle bugie e scuse man mano snocciolate dai due, capitolano e confessano di essere gli autori del furto, l’uomo, e della vendita di parte dei gioielli la donna.
Il denaro ottenuto era stato subito utilizzato per saldare un debito e per l’acquisto di stupefacente, mentre sono ancora in corso altri accertamenti per definire il quadro complessivo della vicenda.
La giovane coppia è stata quindi denunciata per concorso in furto e ricettazione mentre quanto recuperato è stato restituito alla legittima proprietaria.