Russel Crowe mette all’asta un sacco di roba preziosa, anche cimeli cinematografici, per pagare le spese processuali della separazione, mentre Luca Guadagnino, in attesa del verdetto degli Oscar, ha ricevuto un Diploma honoris causa a Torino.
Russell Crowe ha annunciato l’asta di oltre 200 cimeli per pagare le spese processuali della separazione dall’ormai ex moglie Danielle Spencer: la vendita all’incanto, intitolata ironicamente “The Art of Divorce” (QUI il catalogo), sarà gestita da Sotheby’s Australia ed è in programma a Sydney il 7 aprile. Una data molto simbolica: è il giorno del suo compleanno e quello, nel 2003, del fallito matrimonio.
In un comunicato, l’attore dichiara: «Il divorzio ha un modo per farvi realmente esaminare le cose che sono essenziali nella vita e quelle che non lo sono. Durante il processo mi sono guardato intorno e ho capito che avevo tanti oggetti… Nello spirito di andare avanti e iniziare una nuova fase, ecco una porzione di quella collezione». Tra gli oggetti, del valore stimato tra i 2,7 e i 3,6 milioni di dollari, figurano quadri d’autore, orologi e gioielli, ma anche numerosi cimeli cinematografici, fra cui l’armatura di Massimo Decimo Meridio de “Il Gladiatore“, che gli valse l’Oscar nel 2001.
Quest’anno, invece, in corsa per la preziosa statuetta c’è il nostro Luca Guadagnino, che in attesa della Notte delle Stelle di domenica prossima, ha ottenuto il Diploma Honoris Causa in “progettazione artistica per l’impresa” dall’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, che gli sarà consegnato, in data da destinarsi, nell’Aula del Tempio del Museo Nazionale del Cinema alla Mole Antonelliana.
La motivazione dice, fra l’altro: «Luca Guadagnino in tutta la sua carriera e soprattutto con il film “Chiamami col tuo nome“ ha avuto il coraggio di portare il cinema a svolgere il compito, tipico dell’arte, di mettere lo spettatore nelle condizioni non solo di apprezzare le abilità degli autori… ma anche di guardarsi dentro, di confrontarsi, di concordare oppure no con ciò che si vede sullo schermo, in modo preziosamente sincero»
