Ryanair: appello contro la nuova tassa d’imbarco

22 nuovi voli low cost, 30 assunzioni e voglia di crescere: la compagnia Ryanair ha presentato il suo programma per l'estate, ma la compagnia teme che il rincaro della tassa d'imbarco a Venezia metta a rischio la sua presenza al Marco Polo

La compagnia low-cost Ryanair torna a far pressing sul sindaco di Venezia, affinché cancelli il nuovo balzello sulla tassa d’imbarco di 2.50€ per tutti i viaggiatori in partenza dall’aeroporto Marco Polo.

Lo ha fatto oggi a Verona, in occasione della presentazione dei nuovi collegamenti offerti in Veneto in vista delle vacanze estive.

Ryanair contro la tassa d’imbarco

Il Comune veneziano dovrebbe mettere al primo posto, ha dichiarato la società, l’economia ed il turismo locali. Eliminare questa tassa, significa consentire a Ryanair di continuare a crescere con impatto positivo sui posti di lavoro; sull’occupazione e il turismo.

Ryanair ha il 40% della quota di mercato in Italia ed è il primo vettore ma, la nuova imposta rischia di frenare utili assunzione ha dichiarato Jason McGuinness di Ryanair.

Le novità della compagnia

Saranno istituite 22 nuove rotte popolari per l’estate come: Edimburgo e Tolosa e anche nuove rotte nazionali come: Brindisi ed Alghero.

Impiegato un nuovo aereo a Venezia, con un investimento di 100 milioni e creati 30 posti di lavoro altamente retribuiti per equipaggio e piloti.

la società ha lanciato una promozione con tariffe a partire da 29.99€ tra aprile ed ottobre, ma Venezia ha precisato la compagnia, con la nuova tassa d’imbarco diventa lo scalo più costoso.

Ryanair è arrivata nel Veneto 25 anni fa, con un primo volo Treviso-Stanted e la sua presenza è cresciuta al punto che nel 2022 ha fatto volare il 30% dei 15 milioni di passeggeri complessivi, transitati negli scali di Venezia; Treviso e Verona.

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