“In questo momento non ci sono le condizioni per potere prevedere la Campionaria d’Autunno”. Così il presidente di Confcommercio San Donà-Jesolo, Angelo Faloppa, spiega perché l’associazione, organizzatrice prima dell’evento, tra i più attesi nell’ambito della centenaria Fiera del Rosario di San Donà di Piave, ha dovuto rinunciare a ripresentare il progetto per il 2021.
Campionaria d’Autunno
“Con l’amministrazione comunale – continua Faloppa – abbiamo fatto una serie di valutazioni, che hanno portato a quella conclusione. La prima considerazione è di carattere strutturale: i capannoni di via Pralungo, come sappiamo, sono vetusti e non siamo in grado di stabilire un piano finanziario che permetta di coprire i costi necessari per la messa in sicurezza dei luoghi in cui si svolgeva la Campionaria”.
La pandemia
C’è, poi, l’aspetto legato alla pandemia. “In questo momento l’unica certezza che abbiamo è nelle parole del Premier Mario Draghi, circa l’introduzione del green pass per entrare nei luoghi chiusi. Però non ci sono indicazioni più precise in merito alle fiere (fermo restando che ci vorrebbe del personale per effettuare i controlli).
Senza contare che, considerata l’evoluzione dei contagi di questi ultimi giorni, non è possibile sapere ad ottobre
quale sarà la situazione dal punto di vista sanitario. Per tutti questi motivi, oggi dobbiamo riconoscere l’impossibilità di prevedere la Campionaria d’Autunno, così come l’abbiamo sempre organizzata”.
Confcommercio, però, non getta completamente la spugna
“Sempre assieme all’amministrazione comunale – interviene il delegato comunale di Confcommercio, Luigino Fontanello – e al sindaco Andrea Cereser, stiamo facendo alcune riflessione per prevedere qualcosa di alternativo, sempre con lo spirito di creare una iniziativa che, alla pari della Campionaria, aiuti l’economia del territorio, naturalmente nel massimo rispetto delle norme di sicurezza. Confcommercio è sempre particolarmente attenta alle esigenze del territorio e alle occasioni che si possono creare per portare visibilità alle attività che qui vi operano”.