San Donà di Piave: era rimasto senza lavoro e ha deciso di puntare sul traffico di cocaina, cambiando così decisamente tenore di vita
Ha cominciato a spacciare dopo aver perso il lavoro. Lo ha confessato Katriel De Bianchi, uno dei componenti di una banda di trafficanti di cocaina sgominata stamane a San Dona di Piave.
I carabinieri hanno arrestato De Bianchi il 26 maggio scorso quando era stato trovato con 80 grammi di droga e attraverso lui i militari sono risaliti a tre albanesi: Abazi Nelson di 23 anni, Abazi Bledar di 30 anni (fratello del primo e già ristretto in carcere per altra causa) e Hyseni Skerdi 22 anni.
Le quattro ordinanze di custodia sono state eseguite stamane all’alba. L’operazione denominata appunto 2 Brothers ha consentito di interrompere l’attività di smercio in tutto il basso Piave e lungo il litorale.
Dall’analisi del traffico telefonico gli investigatori hanno ricostruito la rete dello spaccio, che avveniva principalmente sulla pubblica via ed in zone appartate. Coinvolgeva tutti giovani del luogo, alcuni già volti noti, dediti al consumo di cocaina. I Pusher prendevano direttamente accordi telefonici usando Sim telefoniche intestate ad altri soggetti.
I consumatori abituali circa una trentina hanno raccontato che lo smercio avveniva con piccole dosi termosaldate consegnate, principalmente all’esterno di alcuni esercizi pubblici del Basso Piave. 2000 le cessioni in pochi mesi a 100 euro al grammo. Un giro d’affari che aveva trasformato la vita di disoccupati e nullatenenti.