Il Fatto

San Donà di Piave: il progetto di Gianluca Forcolin

Ospite di questa puntata della trasmissione “Il Fatto di Luigi Gandi” è Gianluca Forcolin, ex vice presidente della Regione Veneto che ci parlerà della situazione politica ed economica del Veneto.

Gianluca Forcolin è stato intervistato da Luigi Gandi a 360 gradi sul Veneto futuro e su San Donà di Piave. Tutto il centro destra si presenta unito a sostegno del cambiamento per San Donà di Piave con un programma elettorale a favore di una diversa viabilità (un Put come a Treviso), un ripensamento delle zone pedonali del centro con diversi accessi.

Forcolin ha ricordato l’importanza di rendere San Donà di Piave più sicura, ha parlato dei rapporti positivi con la città metropolitana di Luigi Brugnaro e con la Regione Veneto di Luca Zaia..

Il progetto di Gianluca Forcolin

“Diciamo che io mi sono messo affianco del candidato sindaco, che è l’avvocato Alberto Teso, con una mia omonima civica perchè si chiama lista Forcolin, quindi porta il mio nome, dove ho 24 persone che corrono con me per tutte quelle questioni che sono ormai conosciute a San Donà ma non solo, perchè San Donà rappresenta poi il fulcro del veneto orientale. E’ la settima città in Veneto dopo cinque capoluoghi di provincia, perchè supera anche Rovigo e Belluno e è solo dietro a Chioggia.

Credo che abbia assolutamente bisogno di essere rinvigorita dopo dieci anni di amministrazione che l’ha oggettivamente portata ad un decadimento socio-economico, quindi c’è bisogno di rialzare la testa e di portare quel contesto socio-economico in una città anche ricca perchè è in un crocevia fondamentale. Siamo a pochi passi dal litorale veneto ma a 25 km da Venezia, la città più bella al mondo, e in un contesto di un entroterra ricco.

Purtroppo in questi anni un decadimento c’è stato, perchè non sono state prese quelle giuste decisioni, anche dal punto di vista strutturale e San Donà di fatto è diventata una succursale di molti altri territori che ci sono nel Veneto orientale, senza avere il ruolo primario che gli spetta. Penso solo dal punto di vista della sanità piuttosto che dell’ambiente e del territorio, il consorzio di bonifica”

L’importanza della politica del fiume Piave

“E’ uno dei temi che si sta discutendo anche con la regione Veneto, con il presidente Zaia e con l’assessore Bottacin. Tutte le questioni che hanno a che fare con la tenuta, ovviamente coi cambiamenti climatici perchè noi rappresentiamo il basso Piave e lo abbiamo visto tre anni fa, nel 2019, che è bastata veramente una folata di vento per andare tutti sott’acqua.

Per cui sono questioni che hanno bisogno di una giusta rappresentanza anche politico-istituzionale con la città metropolitana, con la regione Veneto e con gli enti sovra comunali che sono quelli preposti ai grandi investimenti perchè il sindaco poi fa l’amministratore locale ma non ha dei collegamenti finanziari di grandi interventi strutturali, ci vuole una macchina amministrativa che abbia conoscenza di quello che fa”

La collaborazione tra la città di San Donà e Venezia

“E’ sicuramente una condizione fondamentale. Luigi Brugnaro che è anche sindaco metropolitano in alcuni contesti lo sta già facendo, penso solo al tema della sicurezza, al tema di avere una governance centrale veneziana con delle succursali o comunque dei comuni che possano ragionare nella stessa maniera.

Quindi accordi di programma, convenzioni, tutti temi su cui si sta già dibattendo, però è fondamentale che ci siano anche persone capaci dal punto di vista amministrativo e che possano leggere in tempi rapidi  quali sono i tempi della politica, perchè lo sappiamo bene che un imprenditore decide la mattina e alla sera ha già l’azione. In politica non è così semplice perchè la burocrazia ci uccide.”

GUARDA ANCHE: Gianluca Forcolin: il bisogno di una politica più popolare

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