Venezia Cambia

Sandro Boato e innalzamento dei mari: soluzioni e prospettive

L'ingegnere Sandro Boato parla della situazione critica e incontrovertibile riguardante l'innalzamento del livello del mare

Sandro Boato parlando di innalzamento di livello dei mari va nel dettaglio: ne spiega cause, conseguenze e parla di soluzioni in essere e prospettiche.

Sandro Boato e innalzamento del livello del mare

Paolo Dalla Vecchia: “Una criticità importante, ingegnere Boato, riguarda l’innalzamento dei mari. Il nostro Veneto e le nostre coste potrebbero quindi davvero essere colpite pesantemente. Che cosa ne pensi?”

Sandro Boato: “Penso che sia una realtà ormai incontrovertibile. Qui a Venezia il fenomeno è aggravato anche dalla subsidenza che c’è stata negli anni passati. Questa è dovuta all’estrazione di acque di falda per utilizzo industriale, cosa che fortunatamente ora non avviene più da quando è stato fatto l’acquedotto industriale che prende l’acqua del Sile e alimenta l’industria attraverso questa canaletta.

Strategie di difesa

L’innalzamento dei mari è dovuto all’aumento della temperatura, incremento che provoca lo scioglimento dei ghiacci, e basta guardare  i ghiacciai delle nostre dolomiti che si stanno riducendo in maniera veramente impressionante. Della Marmolada, per esempio, stanno rimanendo veramente pochi lembi. Più che lo scioglimento dei ghiacci sta contribuendo significativamente lo scioglimento dei poli, sia Nord sia Sud.

In Antartide ci sono delle grossissime parti di ghiaccio che si staccano dalla calotta, si sciolgono e questo comporta l’innalzamento del livello dei mari. Bisogna intervenire con le difese passive, non c’è altro da fare. Per combattere i cambiamenti climatici abbiamo due strategie.

Gli interventi di mitigazione sono rivolti a diminuire le emissioni di Co2 e di altri gas clima alteranti in modo da fermare il fenomeno. Poi gli interventi di adattamento, che sono quelli che possiamo organizzare per difenderci d a quegli eventi che ormai sono in atto. A Venezia è stato realizzato il Mose, che abbiamo visto funzionare in maniera molto efficiente. Bisogna intervenire, però, anche con la difesa e con la protezione delle coste, realizzando dei presidi e delle barriere dove questo è necessario.

Poi bisogna, lungo i fiumi, rinforzare gli argini per difenderci dagli eventi calamitosi, con tuta una serie di opere idrauliche alcune delle quali sono già in essere. Bisogna però andare avanti si questa strada, senza perdere di vista l’obiettivo finale”.

GUARDA ANCHE: Mariano Carraro: come noi influiamo sul clima

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Disattiva AdBlock per sostenerci

Televenezia ogni giorno mette a disposizione informazioni e contenuti gratuiti. La libertà d'informazione deve essere sostenuta e Televenezia lo fa anche grazie ai banner pubblicitari. Sostienici e disattiva AdBlock