“L’aumento della mobilità attiva verso il Veneto da parte di cittadini del resto d’Italia è la miglior dimostrazione della qualità espressa dalla nostra sanità, ottenuta senza tagli ma con una revisione migliorativa dell’organizzazione complessiva, accompagnata da importanti investimenti in strutture, tecnologie, eccellenze specifiche e professionalità”. E’ questa la chiave di lettura dell’Assessore regionale alla Sanità Luca Coletto dei dati 2014 sulla mobilità verso il Veneto di pazienti provenienti pressoché da tutte le altre Regioni d’Italia, con un valore complessivo di 325 milioni 705 mila euro, circa 10 milioni in più rispetto al 2013.
“Ciò vuol dire – sottolinea Coletto – che il saldo tra mobilità attiva e passiva è pari a circa 100 milioni a favore del Veneto. Significa che meno veneti hanno scelto di andarsi a curare altrove e più italiani hanno scelto la sanità veneta per guarire”.
“Estremamente significativo – aggiunge Coletto – è anche il fatto che l’aumento arriva dopo alcuni anni di contrazione della mobilità attiva, il che vuol dire che, pur in un lungo periodo di tagli lineari da Roma, con le scelte e gli investimenti fatti in questa legislatura, siamo riusciti ad accrescere la qualità della nostra sanità e la sua percezione fuori dai confini del Veneto. E’ una specie di miracolo – conclude Coletto – che anche quest’anno la legge di stabilità nazionale tenta di annullare con altri tagli per 240 milioni di euro calati sul Veneto”
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