Sanità: Ministero promuove Veneto per i Livelli essenziali di assistenza
“Senza caricare di tasse i Veneti punteggio 190 su 225 è una vera impresa”
“La promozione sulla capacità di erogare i Livelli Essenziali di Assistenza è quella a cui teniamo di più, perché testimonia che i cittadini veneti ricevono in maniera adeguata tutta l’assistenza alla quale hanno diritto sulla base della Costituzione che sancisce l’universalità delle cure. La soddisfazione è grande, e la condivido con tutti i veneti e con ognuno dei protagonisti di questo miracolo, a cominciare da tutto il personale, che ringrazio uno ad uno per l’immenso lavoro quotidiano che porta a queste vittorie”.
Lo dice l’Assessore alla Sanità della Regione del Veneto Luca Coletto, commentando gli esiti dell’ultimo rapporto del Ministero della Salute sulla capacità delle Regioni di erogare i Livelli Essenziali di Assistenza, che promuove il Veneto in tutti e 38 i parametri monitorati.
“Pari alla soddisfazione – aggiunge Coletto – è però la preoccupazione, perché ogni anno che passa dare alla gente ciò di cui ha diritto è sempre più difficile. Devo ribadirlo anche in questo momento di gioia: i tagli lineari senza nemmeno l’ombra dei criteri e costi standard che stanno per arrivare dalla legge di stabilità mettono pesantemente a rischio tutto questo. C’è il rischio che non basti avere i conti in ordine, anzi può addirittura essere un problema in più, perché tagliare la spesa dove si è già raschiato il fondo del barile come in Veneto è decisamente più difficile che farlo dove invece il grasso cola sotto forma di evidenti sprechi”.
“Alla fine, con tutte le difficoltà per trovare un sempre più arduo equilibrio tra razionalizzazione della spesa, quantità e qualità delle cure – aggiunge Coletto – il rapporto del Ministero ci assegna un punteggio totale di 190 su un massimo di 225 che, per le condizioni nelle quali è maturato, senza tasse e ticket aggiuntivi regionali, unici in Italia, è una vera e propria impresa”.
“Tutti i settori più rilevanti– dice Coletto – come la spesa farmaceutica, il tasso di ospedalizzazione, l’appropriatezza di prescrizioni e prestazioni, la spesa pro capite, il rapporto tra personale e cittadini assistiti, la minor costosità d’Italia dello stesso personale, che è il migliore costando meno di tutti, vedono il Veneto in posizione di eccellenza. Roma ci promuove, ma l’effetto dei suoi tagli rischia di essere peggiore della peggior bocciatura”.
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