Ospite di questa puntata di “Sanità Eccellente per Tutti” condotta da Luigi Gandi è il Dottor Riccardo Szumski, medico di base che ci riporterà la sua esperienza su quello che funziona e che non funziona e che è da riformare nella sanità pubblica.
Luigi Gandi domanda all’ospite della puntata quali siano i problemi degli anziani nella sanità come ad esempio le case di riposo, le liste d’attesa, i medici che non ci sono. “Io trovato un editore coraggioso come Gianni Vindigni che ha il coraggio di fare la televisione vera, perchè la televisione vera ha fatto l’Italia, quella finta l’ha rovinata. Noi abbiamo un grande potere, dobbiamo avere la moralità e l’etica per arrivare alla risoluzione di questi problemi.”
I problemi della sanità per gli anziani: le parole di Riccardo Szumski
“E’ un problema gigantesco, pensate solo alle residenze per gli anziani, adesso aumenteranno le rette perchè i costi sono aumentati e le regioni hanno ottenuto dei palliativi da erogare per permettere di far fronte ai costi energetici, che ovviamente nelle case di riposo incidono, e pare che ci sia stato qualche ritardo nell’erogazione ma questo comporterà comunque anche l’aumento delle compartecipazioni delle rette. Quindi capite che con le pensioni che ci sono e con la situazione che c’è abbiamo un problema.
Le case di riposo fanno fatica a trovare i medici che facciano un servizio di assistenza, perchè se non ci sono medici di famiglia quali altri ci sono che possano farlo? La convenzione prevede che possa essere un medico di famiglia che ha un monte orario che gli permette di garantire quello che è il servizio previsto dalla convenzione, perchè poi li paga la regione.
Mancano i medici di famiglia, siamo in carenza di medici specialistici, poi non voglio dire che qui va tutto male, nel Veneto per fortuna abbiamo delle eccellenze ospedaliere, ci sono eccellenze in ogni ospedale ma ahimè vengono mortificate alla fine perchè se io sono un primario innovativo e bravo che fa degli interventi anche un pochino avanzati per cercare di migliorare, se poi devo stare attento a fine mese a quante siringhe ho usato faccio un altro mestiere, non faccio il medico. ”
La libertà del medico
Luigi Gandi si interroga poi su se sia possibile che il primario possa venire a parlare a Televenezia senza chiederlo al direttore generale, la pronta risposta del dottore è “Deve aver coraggio” e poi aggiunge
“Se gli fai un’intervista in cui gli chiedi quello che fa viene a farla, se deve parlare sul funzionamento non può farla perchè rischia il posto. Anche perchè ho scoperto a mie spese, tre/quattro anni fa, erano venute fuori delle norme che dicevano che bisognava stare più attenti e risparmiare nella regione Veneto. Io avevo scritto fuori “cari pazienti il vostro medico non vi può curare in scienza e coscienza perchè deve stare più attento al budget”.
Era andata questa in odore all’allora direttore generale Mantovan il quale dette l’ordine di farmi un processo dove io dovevo dire che avevano capito male. Ma se io non sono libero, devo pensare che quell’esame costa ma io lo ritengo indispensabile io lo prescrivo se serve al mio paziente. Io devo essere lasciato libero se voglio fare il medico.”
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