Questa sera con i sindacati parliamo di sanità e dell’emergenza negli ospedali Veneti. Gli ospiti in studio: Marj Pallaro, segretario generale della CISL del Veneto, Sonia Todesco della CGIL del Veneto e Pietro Gasparoni, il nostro testimonial sulla sanità.
Paolo, cittadino di Vittorio Veneto: “Per la sanità il problema è molto serio. Oggi c’è la psicosi di essere ammalati. Entrare in ospedale inizia a fare paura. Sarebbe opportuno istituire degli ospedali che possano avere una concezione anche di coloro che hanno criticato ampiamente questa psico-pandemia.
Era necessario stabilire un rapporto con i medici che sono stati sospesi, e che pure a tutti gli effetti è stato dimostrato che avessero ragione, soprattutto sull’uso degli anti-infiammatori. Ormai questo è stato affermato anche da coloro che fino a pochi giorni or sono avevano solo critiche nei confronti di questi medici. Alcuni di loro si sono auto-danneggiati per il non essere stati considerati dall’ambiente medico-facoltoso”.
La paura dei pazienti
Luigi Gandi:”Secondo lei, la politica deve stare alla larga dai medici? Cosa pensa dell’abuso da parte degli Ordini dei medici nei confronti dei loro iscritti che non adottano i protocolli nazionali quantunque sbagliati?”
Paolo: “Chi ci rimette è sempre il paziente. Conosco persone che sono scappate dagli ospedali, ospedali veneti. La situazione è molto grave perché la gente preferisce non curarsi. E questo naturalmente non è solo per una questione economica, ma vi è anche una paura, quasi una vera e propria psicosi, da parte di chi viene ricoverato che dall’essere curato si trova a divenire divenire una sorta di cavia“.
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