Nuova puntata di “Sanità Eccellente per Tutti” condotta da Luigi Gandi dal titolo “Rispose sanitarie costose e lente ai cittadini ammalati”. In studio abbiamo: Roberto Barbiero, Pietro Gasparoni, Carlo Trevisan e Gianni Frasson. Al telefono è intervenuto il medico sindacalista dello SNAMI, Sebastiano Galioto.
Luigi Gandi: “Anche qui, i medici di base non ce ne sono perché hanno fatto una programmazione insufficiente. La nostra gente, i nostri cittadini non hanno più medici di base sufficienti. Quei pochi si devono dividere in vari paesi. Bisogna fare file perchè hanno fatto la programmazione sbagliata: con le università a numero chiuso non ci sono abbastanza medici. Noi adesso ci troviamo nella situazione assurda di non avere medici di base o di famiglia, come dice Gasparoni, sufficienti a dare risposte adeguate ai nostri cittadini.”
Intervento al telefono Sebastiano Galioto, medico di famiglia: ” Il problema di questa situazione è che tutto sommato sono stati registrati tanti tagli a fondi per la sanità pubblica. Per cui abbiamo le risorse molto limitate ovviamente. Il sistema sanitario italiano è stato smantellato avendo chiuso parecchi ospedali. Molti colleghi sono andati via, spostandosi anche sulla professione privata molto più ben retribuita e con turni meno massacranti. Questo ovviamente perchè chi resta nel pubblico deve sopperire a quello che manca”.
La medicina privata
Luigi Gandi: “Soffermiamoci sul medico che va a lavorare dal pubblico al privato, Abbiamo sentito il cittadino Roberto Barbiero che ha dovuto pagare 24 mila euro per poter rimuovere un aneurisma molto grave. Questo perché altrimenti avrebbe dovuto aspettare molti mesi e forse, non sarebbe stato più tra noi. È diventato come in America allora? Bisogna pagare due volte, sia la sanità pubblica e che la privata?”
Sebastiano Galioto: ” Infatti è proprio questo un paradosso. Un paradosso tutto italiano. In America almeno o hai un’assicurazione e basta oppure o paghi, mentre qui dobbiamo pagare due volte per lo stesso servizio. È un dato preoccupante, perchè poi purtroppo sono i cittadini ad andarci di mezzo. La cosa più grave è che non ci sono alternative. Non c’è la possibilità di sganciarsi eventualmente da quella sanità pubblica e passare al privato direttamente. Sarebbe stato più logico fare questo fin da subito. Questi passaggi ibridi non giovano a nessuno”.
Il diritto alla salute
Luigi Gandi: ” È solo una gran confusione. Bisogna andare nel privato altrimenti non si hanno risposte dal pubblico o purtroppo poche risposte dal pubblico. Voi come sindacato come potete agire?”
Sebastiano Galioto: ” Io come sindacato rappresento lo SNAMI, ossia il Sindacato Nazionale Autonomo dei Medici Italiani, dei medici di base. Anche noi abbiamo grandissimi problemi di copertura perché effettivamente la politica che ha portato al numero chiuso dell’università ha portato a disastri. Andava bene un tempi di eccedenza di medici, ma attualmente quel tipo di politica non è più sufficiente anzi ha portato disastri, sperequazioni praticamente.
Molti colleghi si stanno ritirando dall’attività perché ovviamente sono oberati. Poi la cosa più preoccupante è l’entrata della burocrazia in ambito medico. Parliamoci chiaro: a me di un paziente che paga o non paga, se ha reddito o non ha reddito non interessa. Io devo curare il paziente. Non devo sapere se lui può pagare o non può pagare per un servizio che comunque gli spetta.
Purtroppo pur proponendo qualcosa di positivo per liberalizzare quelle che sono le attività mediche facendo un sistema misto tipo tedesco, probabilmente abbatteremmo questi costi. In Germania ad esempio il medico di base ha un contratto che una parte pubblica e una privata. In questo modo potremmo smaltire tutte quelle proposte improprie che fanno intasare i nostri sistemi sanitari. Fondamentale sarebbe che i servizi sia garantiti secondo un modello standardizzato per tutti”.
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