Una Venezia autentica e vivace attraverso i percorsi di Santa Croce

Santa Croce merita davvero una visita. Scoprirete una Venezia fuori dai flussi turistici, dinamica e autentica. Meta ideale per chi è alla ricerca di un angolo tranquillo da cui ammirare la bellezza della città.

Il sestiere (“quartiere”) di Santa Croce confina a sud e a est con il sestiere di San Polo, ed è collegato al sestiere di Cannaregio attraverso il ponte della Costituzione e il ponte degli Scalzi. Il nome di questo quartiere veneziano deriva storicamente dalla Chiesa di Santa Croce, demolita nella prima metà dell’800 dopo la soppressione francese. Insieme al sestiere di San Polo, in origine la zona era adibita alle saline. Nel corso del XX secolo subì numerosi cambiamenti per adattare la città alla modernità: ad esempio, la costruzione di Piazzale Roma e dell’isola artificiale del Tronchetto come conseguenza diretta della creazione del Ponte della Costituzione nel 1933.

L’itinerario alla scoperta del piccolo sestiere di Santa Croce parte da Piazzale Roma. Tenendo sulla destra il Ponte della Costituzione, progettato da Calatrava, proseguite lungo il ponte e attraverso i Giardini Papadopoli. Superato il Ponte dei Tolentini, alla vostra destra trovate la Chiesa di San Nicolò da Tolentini, da poco restaurata. Sul Campazzo dei Tolentini si affaccia l’ingresso dell’ex convento ora sede dell’Istituto Universitario di Architettura (IUAV). Il portale è un’opera di architettura contemporanea realizzata su progetto di Carlo Scarpa nel 1985.

Proseguite lungo Calle de Ca’ Amai, attraversate il Ponte delle Sechere e continuate poi per Calle delle Chiovere, il cui nome deriva dai luoghi in cui veniva asciugata la lana dopo la tintura. In Campo San Rocco trovate l’omonima chiesa e la Scuola Grande di San Rocco; il maestoso edificio rinascimentale fu sede di una delle sette Grandi Scuole di Venezia, quasi interamente decorata dal Tintoretto. Dal Campo di San Rocco, inoltre, si può ammirare l’abside della Basilica dei Frari, la cui facciata principale dà sul Campo dei Frari. La Basilica costituisce il luogo sacro in cui è presente il maggior numero di capolavori: Bellini, Tiziano, Donatello e il monumento funebre di Antonio Canova.

A lato della Basilica si trova l’Archivio di Stato della Serenissima, già convento dei Francescani, che racchiude scritti dal valore inestimabile. Purtroppo solo gli antichi chiostri quattrocentesci sono visitabili. Attraversato il Ponte dei Frari, proseguendo sulla sinistra incontrate Campo San Stin, che prende il nome dalla Chiesa di Santo Stefano abbattuta dall’amministrazione napoleonica nel 1810. Proseguite a sinistra lunga Calle de Donà per arrivare in Campo Sant’Agostino; girate a sinistra in Calle Rio Terà Primo e dopo il ponte vi ritroverete in Campo San Giacomo dell’Orio.

In questo campo respirerete la vera aria veneziana, ambita meta dei bambini nel doposcuola, è uno dei pochi campi parzialmente alberati ed è articolato in tre spazi data la particolare posizione della Chiesa. La curiosità di questo luogo è che vi si trovano le tracce dell’antico Teatro Anatomico, in cui venivano praticate le anatomie sui cadaveri a partire dal XV secolo. L’edificio è ora sede di appartamenti ma un tempo all’interno era presente una sala ellittica con tre ordini di gradinate per assistere alle dissezioni che avvenivano con molta più frequenza rispetto ad altre città europee. Al secondo piano invece si trovava una biblioteca che racchiudeva buona parte del sapere medico della città.

Proseguite per Calle Larga e a sinistra sul Ponte del Megio, svoltando a sinistra e subito a destra, continuate per il Ramo e Calle del Tentor, Salizzada S. Stae e, svoltando a sinistra, troverete Palazzo MocenigoIn direzione del Canal Grande si giunge poi in Campo San Stae da cui si gode di una vista spettacolare del canale. Se attraversate il piccolo Ponte de Ca’ Giovanelli e imboccate la calle vi troverete di fronte al monumentale ingresso
di Ca’ Pesaro.

Ca’ Pesaro è un museo sede di numerose mostre rinomate. Il grandioso edificio è opera dell’architetto Baldassare Longhena, costruito a fine XVII secolo su disposizione della famiglia Pesaro. L’imponente facciata che domina il Canal Grande è uno dei pochi esempi di architettura barocca presenti a Venezia. L’itinerario prosegue a destra lungo Calle della Regina fino al sottoportego Gian Andrea della Croce. Otrepassato il ponte omonimo, si arriva a Campo San Cassiano. Girate a sinistra e percorrendo il perimetro della chiesa vi ritroverete sulle Fondamenta dell’Olio da cui si gode di una meravigliosa vista del palazzo Ca’ D’Oro, sull’altra sponda del Canal Grande. (vedi itinerario Cannaregio)

Superato il ponte alla fine della Fondamenta, giungerete infine al famoso Mercato di Rialto, meta dei veneziani nel weekend. Il Mercato si espande su una grande area che comprende: il Campo delle Beccarie (macellerie), il Campo de la Pescaria, la Casaria (vendita di formaggi), il Campo della Corderia, il Campo Cesare Battisti, l’Erbaria (verdure) e la Naranzeria (arance). Da qui arrivate al Campo San Giacomo di Rialto; dopo aver visitato la zona del mercato, consigliamo di proseguire lungo il celebre ponte di Rialto.

Virginia Gostissa

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