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Santa Maria di Sala: tornano gli investitori nel comune

Con le riapertura torna l'ottimismo tra gli imprenditori e la voglia di investire. A Santa Maria di Sala attraverso due aste sono stati acquistati due centri commerciali e all'interno ci sono anche 50 addetti da riassumere

A Santa Maria di Sala si ricomincia a vedere positivo, dopo il buon fine a cui sono giunte le vendite all’asta di due centri attorno ai quali ruotavano i bilanci di decine di famiglie, ossia Prisma e Tom. Il primo l’hanno venduto per oltre 8 milioni di euro ad una società fiorentina. Il secondo è stato oggetto di una contesa tra il gruppo Sorelle Ramonda e i magazzini Nico, la vittoria è andata ai secondi.

I centri commerciali a Santa Maria di Sala

Tira un sospiro il sindaco del comune di Santa Maria di Sala, Nicola Fragomeni, soprattutto per il centro Tom, anche se dopo quattro passaggi di proprietà in cinque anni è lecito non illudersi. Il progetto dichiarato dal gruppo Nico è di rilanciare gli spazi commerciali nei dieci mila metri quadrati.

Assumere i cinquanta addetti, ora in cassa integrazione, che erano inclusi nella base d’asta. Il centro Tom, originariamente, dava lavoro a duecentottanta persone, gruppo che si è assottigliato durante la pandemia a centoquaranta. Tra prepensionamenti, licenziamenti e cambiamenti di lavoro sono rimasti i cinquanta da assumere.

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