Domenico Dara, classe 1971, nato a Catanzaro, ora si sposta tra Como e Milano. Laureato in lettere, è stato tra i finalisti di numerosi riconoscimenti tra cui il premio Calvino, ad oggi scrive per Feltrinelli. Ce ne parla Sara Zanferrari.
La presentazione Sara Zanferrari
Astolfo Malinverno è un bibliotecario che ad un certo punto della sua vita si ritrova a dover fare il guardiano di un cimitero. L’uomo trova in questo luogo un’occasione per viaggiare con la fantasia, ed un giorno, curiosando tra le tombe, vede la foto di una donna sconosciuta che attirerà le sue attenzioni. La figura misteriosa, e dalla lapide anonima, verrà chiamata dal protagonista Madame Bovary, come la famosa donna del romanzo di Flaubert.
I Temi
Il libro vuole dare una visione della morte un po’ più romantica, come ad esorcizzarla. L’obbiettivo di Domenico Dara pare essere quello di rendere la lettura gradevole, ma allo stesso tempo di poter riflettere su quella linea sottile che separa la vita dalla morte.