Sara Zanferrari presenta “L’inutilità dei buoni” di Alessandro Tuzzato un libro psicologico con finale aperto.
Le parole di Sara Zanferrari
“Alessandro Tuzzato insegna italiano e storia in una scuola superiore nei pressi di Venezia. Ha conseguito il dottorato di ricerca in letteratura italiana nella leggendaria California.
Il libro è un libro psicologico con finale aperto, i due personaggi protagonisti sono Bruno e Roberto che sono la stessa persona. Uno è la persona durante la malattia psichica quindi l’io malato che parla in prima persona, l’altro è l’io sano che viene raccontato all’esterno da un’altra persona.”
La trama
L’inutilità dei buoni richiama una frase che Daniela, una dei protagonisti, urla al fidanzato Roberto durante un litigio. Roberto infatti è convinto di essere stato troppo buono con lei, in tante occasioni, e spesso glielo ricorda con rancore. Daniela, per quanto sia stata davvero cattiva, a un certo punto si stanca di essere vista in maniera negativa e, per difendersi, lo accusa “d’essere inutile come tutti i buoni”, scatenando così una serie di reazioni emotive imprevedibili e problematiche. Il momento di climax arriva nel momento in cui c’è questa separazione tra da sano a malato.