Saverio Pastor: “Ridiamo spazio ai residenti”

L'importanza di far tornare la vita sull'acqua e sulle manifatture, i veri punti di forza di Venezia

Patrizio Baroni conduce una nuova puntata di: Stanno Facendo un 48. In questa puntata, si parlerà di un tema molto caro a Venezia: i lavori artigiani storicamente legati alla Serenissima e il loro futuro come attività strategiche. Tratteranno il tema gli ospiti di questa puntata: Saverio Pastor, presidente El Felze, Michelangelo Lamonica, dirigente dell’istituto Vendramin Corner, Marco Vidal, direttore di The Merchant of Venice, e Luisa Conventi, impiressa dell’azienda Gioia e rappresentante del comitato per la salvaguardia dell’arte delle perle e del vetro veneziano.

Saverio Pastor, manca un terzo che medi tra la classe dirigente e l’associazionismo?

“Il sistema non funziona più e l’apparato burocratico si è calcificato. Qualsiasi politico con un minimo di buona volontà viene isolato e messo da parte perché il sistema dell’apparato burocratico si autodifende eliminando cambiamenti e miglioramenti. Io faccio parte di molte associazioni, ad esempio sono presidente di El Felze, che riunisce gli artigiani della gondola.

Poi faccio parte di almeno altre 3 associazioni che si occupano di temi legato alla marineria. Abbiamo un sacco di buone idee e di buone intenzioni, ma purtroppo non riusciamo ad incidere più di tanto. Riceviamo molti complimenti, però alla fine ognuno si ritrova con i propri problemi e le proprie dinamiche”.

L’acqua e le manifatture: punti di forza secondo Pastor

“Ogni tanto arriva un bravo giornalista che tira fuori gli argomenti giusti e noi spingiamo verso nuove prospettive di lavoro, però non sono molto ottimista. Non ho una chiave di lettura e un messaggio netto da dare, se non di ridare spazio ai residenti e far tornare la vita sull’acqua e sulle manifatture.

Venezia è la capitale delle manifatture! Se torniamo a queste dimensioni, avremo un futuro: sull’acqua si possono inventare nuovi scafi, nuove propulsioni. Si potrebbe far arrivare a Venezia il meglio dell’ingegneria navale mondiale.

In questo modo si ritroverebbe una mobilità acquea sostenibile a Venezia e a tutte le città d’acqua. Su di essa si gioca il futuro del mondo a causa delle emergenze climatiche, soprattutto l’innalzamento del livello del mare. La vita in mare deve esser messa al primo posto”.

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