È arrivato finalmente l’ok allo scavo dei fanghi e Venezia tira un sospiro di sollievo perchè il via libera fermo per visioni ideologiche contrarie dei precedenti governi consentirà di migliorare l’accessibilità ai porti di Venezia e Marghera, nelle zone di navigazione del centro storico.
A far cadere gli ostacoli sono stati prima il Ministero delle Infrastrutture dell’Ambiente e poi quello della Salute che hanno sottoscritto un nuovo testo ed è stato corretto quello vigente di 20 anni fa.
Scavo dei fanghi
Il vecchio protocollo aveva regole che non individuavano nuovi spazi dove smaltire i fanghi e nei decenni i canali portuali del centro storico si sono interrati.
Cosa si è imposto ora
Ora si è imposta una nuova visione ideologica ossia il nuovo testo cambia le regole per il trattamento dei sedimenti. Una volta modificati, saranno riutilizzate per la ricostruzione della morfologia lagunare. Soluzione che non piace agli ambientalisti. E per questo il governo, Movimento 5 stelle e PD aveva bloccato l’autorizzazione. Soddisfatti la regione Veneto, il Comune di Venezia e l’autorità di sistema portuale dell’Alto Adriatico.
Fulvio Lino di Blasio, il Presidente del porto ha affermato che le nuove regole dimostrano che è possibile lo sviluppo sostenibile del porto.