Per uno sciopero di 24 ore dei lavoratori ACTV si sono verificati alcuni disagi sul fonte dei trasporti pubblici stamane nella città metropolitana. La causa è stata la decisione di tagliare la parte integrativa degli stipendi.
Sciopero lavoratori Actv
Disagi sul fonte dei trasporti pubblici stamane nella città metropolitana per uno sciopero di 24 ore degli addetti ACTV contro il gruppo Avm ACTV che ha deciso di tagliare la parte integrativa degli stipendi.
Sono 400 i dipendenti del gruppo Avm ACTV che hanno inoltre partecipato alla manifestazione di protesta con bandiere, striscioni e fumogeni. Dalle 10 alle 13 sono rimasti davanti alla stazione ferroviaria di Venezia.
La manovra dell’azienda che comporta tagli a circa 3.100 dipendenti è stata decisa per far fronte alle gravi perdite registrate per la mancanza di introiti. Solitamente infatti sono portati dai turisti, fino a un livello pari a 61 milioni di euro nel 2021. Con la revisione dell’integrativo l’azienda ritiene di poter recuperare il 14% del buco, ossia 8,5 milioni circa, registrato a causa della pandemia e del mancato arrivo dei turisti.
L’intervento dei sindacati
I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil, Ugl Aft, Faisa Cisal e Usb lavoro privato, hanno dichiarato che si rifiutano di far pagare le perdite ai lavoratori Actv. Se non saranno ascoltati, i rischi per l’utenza, si concretizzerebbero nella soppressione del ferry della linea 17 e 11. Oltre all’assestamento delle linee 4.1 e 4.2 a Fondamenta Nove e San Zaccaria, con la relativa perdita del servizio su Castello e del collegamento per l’ospedale.
Infine, si verificherebbe anche la perdita del 30% del servizio di linea 2 nella tratta da piazzale Roma a Rialto. Complessivamente il taglio del servizio automobilistico urbano ed extraurbano sarebbe consistente. Tutto a tariffe di biglietti e abbonamenti invariate.
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