Isola di San Lazzaro: alla scoperta del mondo armeno

Approfondiamo la conoscenza con l'isola di San Lazzaro e i suoi monaci in quest'intervista

Le parole di Padre Armasaz Chesiscian, segretario della congregazione armena di San Lazzaro: “Mi chiamo Padre Armasaz Chesiscian, sono segretario della congregazione armena vicino a San Lazzaro, monastero abbaziale mechitarista, qui a San Lazzaro”.

Padre Armasaz Chesiscian

“Da quanto tempo è qui?”

“Da ormai 25 anni”.

“Si sente più veneziano o armeno?”

“Ho vissuto più a Venezia che altrove”.

Il mondo armeno in laguna

“Come vive in questa città una persona come lei? Cioè rimane sempre nell’isola oppure vive in qualche modo la città veneziana?”

“Noi siamo qui al monastero. Go in carico qui, San Lazzaro. Talvolta i superiori ci inviano in missione dove ci sono comunità armene per la missione educativa e evangelica ma noi siamo qui a San Lazzaro e contribuiamo per l’illuminazione spirituale del popolo e anche testimoniare dei nostri valori umani, cristiani e armeni. Il nostro fondatore trasformò questo lazzaretto di una volta in un importante centro culturale-spirituale per il popolo armeno”.

“Quanti armeni ci sono a Venezia in questo momento?”

“Ci sono una trentina di famiglie, non più, ma una volta era uno dei centri armeni più importanti nel mondo. Soprattutto era una comunità di mercanti che contribuirono anche all’economia veneziana”.

“So che anche ad Asolo, per esempio, ci sono molte tombe di molti armeni”.

La casa estiva per gli studenti armeni

“Si, noi ad Asolo avevamo la nostra casa estiva per il collegio “Moorat Raphael” degli studenti armeni di Venezia”.

“In questo momento quanti siete qui nell’isola?”

“Qui siamo in tredici tra monaci, novizi e professi. Abbiamo un seminario interno per i nostri seminaristi e i padri insegnano, come altri, per la lingua eccetera e poi per la formazione universitaria vanno fuori soprattutto oggi a Roma ma tornano anche per gli studi armenologici.

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