Restaurate, dopo aver trascorso 40 anni in uno scantinato di Londra, registrazioni inedite con la voce di Bob Marley.
A 35 anni dalla morte, torna a farsi sentire la voce di Bob Marley: nel seminterrato di un hotel di Kensal Rise, nord-ovest di Londra, è stata rinvenuta una scatola con 13 nastri inediti su cui sono stati incisi alcuni concerti dell’artista. I dispositivi, ribattezzati “lost masters” (i “master perduti”), sono stati restaurati e il quotidiano britannico Telegraph, chi li ha ascoltati, li ha definiti “da brividi”.
L’albergo in cui sono state ritrovate le registrazioni si trova nella zona di Londra dove Marley alloggiava, durante i tour degli anni ’70 in compagnia dei suoi Wailers. A raccontare la storia al giornale è stato Joe Gatt, uomo d’affari e grande fan del cantante giamaicano, contattato da un amico che si stava occupando di svuotare dagli oggetti indesiderati l’ex hotel e diceva di aver trovato quelli che sembravano nastri appartenuti all’artista.
Capita l’importanza del tesoro che aveva tra le mani, Gatt ha fatto di tutto per recuperare i nastri contenenti le registrazioni di concerti tenuti a Londra e a Parigi, tra il 1975 e il 1978, in cui si trovano versioni inedite delle performance di pezzi storici come “No woman no cry”, “Jamming”, “Exodus” e “I shot the sheriff”.
In pratica, il nostro eroe Mr.Gatt ha contattato l’esperto Martin Nichols, proprietario di uno studio di registrazione, il quale ad una prima analisi ha trovato alcuni avvisi come “Damaged – do not play” (“Danneggiato – non ascoltarlo”), ma, nonostante le difficoltà, è riuscito a riportare 10 dei 13 nastri ad una condizione accettabile, due erano vuoti, uno solo irrimediabilmente perduto. “È stato uno dei lavori più difficili che abbia mai accettato, davvero un atto d’amore”, ha dichiarato Nichols.
Ora i master, ascoltabili in versione digitale, restituiscono la professionalità con cui sono stati registrati e la magia della voce di Bob Marley: un’operazione dal costo complessivo di 25mila sterline.