Mestre: gli italiani rinunciano al tempo pieno per trovare classi dove si parla la lingua del proprio paese data la grande presenza di immigrati
A Mestre le scuole a tempo pieno sono diventate monopolio dei figli di immigrati. Nell’elementare di Via Cesare Battisti, in Via Cappuccina molte famiglie italiane hanno deciso di abbandonare il tempo pieno perché soltanto nelle classi a modulo i bambini italiani sono in maggioranza.
Il primo giorno di scuola si è rivelato per la Grimani di Marghera, la Silvio Pellico di Via Kolbe e la Cesare Battisti, la scuola in cui si concentra la presenza di bengalesi e di cinesi. In quest’ultima le classi a tempo pieno riuniscono per il 70% bambini di nazionalità bengalese e in alcune addirittura si arriva al 90%. La maggior parte dei genitori desidera l’integrazione, ma vuole che il proprio figlio impari l’italiano e invece c’è il forte rischio che la presenza di PUA l’inglese, il cinese, l’arabo rallenti l’apprendimento e diventerà obbligatorio soltanto da prossimo anno il tetto del 40% di bambini nati all’estero in una classe.
L’assessore del comune di Venezia Venturini sta pensando ad una redistribuzione dei bambini indirizzando le famiglie verso scuole con una minore presenza di figli di immigrati, ma l’operazione potrebbe scontrarsi con il diritto all’istruzione all’autonomia dei dirigenti scolastici e poi ci sono anche problemi legati al trasporto scolastico.