Sei bracconieri denunciati scoperti con ventiquattro esemplari di volatili uccisi sul Delta del Po, tra i quali un’oca selvatica, una specie protetta. La sezione speciale dei Carabinieri impegnata a contrastare i reati contro gli animali di Venezia e Verona, ha concluso in queste ore l’operazione Delta del Po. Ha portato anche al sequestro di quasi diecimila cartucce detenute in una casa di caccia di due persone senza licenza.
Ecco perchè la zona del Delta del Po è così ricca di volatili
La zona del Delta è considerata una area preziosa a livello internazionale. Questo perchè si trova lungo le rotte migratorie scelte da migliaia di volatili. Si spostano dai loro habitat riproduttivi dal Nord d’Europa all’Africa per lo svernamento.
L’area tra fiume Adige e Po attira i voltatili. Purtroppo anche i bracconieri, tanto che il territorio è uno dei più caldi sul fronte della caccia abusiva di selvaggina. Prede che finiscono poi anche nei ristoranti. Ad esempio in un caso i militari hanno trovato offerte nei menù specie protette come l’Alzavole.
Una zona black spot
Il Delta del Po è uno dei sette black spot individuati dal piano di azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici che vedono impegnati numerosi militari del comando Unità Forestali e ambientali e agroalimentari, Carabieniri in specifiche campagne anti-bracconaggio a tutela del patrimonio Avifaunistico dello stato.