Sensori impiantabili contro il diabete

Il Servizio Sanitario Nazionale metterà a disposizione dei sensori impiantabili sottocute, in grado di misurare il livello di glicemia nel sangue.

Utilizzati inizialmente solo dalle persone già in terapia con il microinfusore per la somministrazione di insulina, nell’ultimo mese questi sensori sono stati provati anche da altri pazienti in Veneto sotto specifica indicazione.

La dottoressa Daniela Brutomesso spiega che questa nuova possibilità viene incontro alle esigenze ed alle difficoltà che si trovano ad aver affrontare quotidianamente ben 300.000 persone solo nella nostra regione, delle quali il 5% è affetto da diabete di tipo 1, ossia necessita di vitali somministrazioni di insulina fin dal giorno della diagnosi.

Tali nuovi strumenti consentono il monitoraggio continuo del livello di glicemia e ne esistono due principali tipologie: i sensori che non monitorano in tempo reale il livello di glucosio nel sangue, quindi senza allarme, ma che ne riportano il valore su richiesta del paziente eseguendo una scansione ed i sensori transcutanei che invece mostrano costantemente il livello del medesimo su display.

Questi ultimi possono essere collegati ad un trasmettitore esterno oppure appunto impiantati sottocute, offrendo al paziente una maggiore libertà e dove la loro durata arriva fino a 180 giorni.

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