La separazione tra Venezia e Mestre sta diventando un caso nazionale. A dare eco al referendum consultivo che si terrà domenica 1 dicembre 2019 è stato Beppe Grillo che cogliendo di sorpresa i suoi nel comune che non avevano finora preso una posizione univoca, è uscito allo scoperto nel suo blog dichiarando: “Condivido e sostengo pienamente l’appello del comitato per l’autonomia di Venezia per il referendum”.
La separazione
Poche parole che hanno attirato l’attenzione anche perchè nello sfondo c’era la famosa nave di Bansky, dipinta tutt’intera in più quadri, alludendo ad uno dei grandi problemi che affligge Venezia. Affermazioni che i giornalisti hanno cercato di far commentare al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro impegnato a palazzo Ducale a rinnovare l’accordo di collaborazione con il museo russo Hermitage.
La posizione del primo cittadino veneziano è nota, l’astensione e l’invalidamento della consultazione con il non raggiungimento del quorum. Non sembra dunque molto preoccupato sul peso che potrebbero avere le parole del comico diventato leader politico sull’elettorato veneziano.
Gli stessi esponenti veneziani del Movimento 5 stelle divisi sulla posizione da assumere non si sono ricompattati dopo l’uscita del loro padre spirituale. La consigliera comunale Elena La Rocca ritiene che i cittadini debbano essere liberi di votare ma che debbano recarsi alle urne, alcuni sono unionisti e il consigliere comunale Davide Scano assieme ai consigliere regionali pentastellati, invece, hanno accolto con entusiasmo l’appello all’autonomia e la chiamata al voto di Grillo.
Va chiarito che nei quattro referendum precedenti via via la partecipazione al voto è diminuita e molti si attendono un ulteriore calo, ma la chiamata alle urne del comico potrebbero sparigliare le carte, forse.