La Guardia di Finanzia di Venezia ha sequestrato circa 1 tonnellata di pesce priva di etichettatura di tracciabilità. Ciò in occasione di un’intensificazione dei controlli sull’autotrasporto di merci lungo la Statale Romea.
11 gli autotrasportatori italiani e di origine cinesi multati dai finanzieri della Compagnia di Chioggia, con sanzioni amministrative di diverse migliaia di euro.
Il pesce
La merce sequestrata, in prevalenza salmoni, aragoste, gamberi, moscardini, canestrelli, granseole e seppie, è stata rinvenuta occultata dietro ad altre cassette di pesce regolarmente etichettate.
Dalla documentazione rinvenuta all’atto dei controlli e dalle dichiarazioni rese dai trasgressori è stato appurato che le partite sequestrate erano destinate alla commercializzazione in Veneto, nelle zone di Mira, Padova, Dolo, Rosolina e Casalserugo.
Saranno svolti dei successivi accertamenti dalle competenti autorità sanitarie sui prodotti sequestrati.
I sequestri
Dall’inizio dell’anno i finanzieri della Compagnia di Chioggia hanno sottoposto a sequestro circa 5 tonnellate di pesce fresco per mancanza di informazioni sulla tracciabilità.
La normativa di settore prevede che i consumatori devono poter disporre, attraverso l’etichettatura, di tutte le informazioni utili per ricostruire le fasi della produzione del pesce. In modo tale da scongiurare il rischio di consumare prodotti non trattati nel rispetto delle norme igieniche.