Sergio Berlato: carne sintetica e libertà di scelta

Per Sergio Berlato e l'ECR la libertà personale è un presupposto fondamentale, ma non deve minare quella altrui

Sergio Berlato, europarlamentare dell’ECR, indica la libertà individuale come uno dei valori fondamentali del suo gruppo. Questa. tuttavia, dev’essere rispettata anche qualora e scelte personali non coincidano.

Sergio Berlato parla di ideologie imposte

Luigi Gandi: “La carne sintetica, i grilli e la posizione sugli ogm da parte del vostro gruppo”.

Sergio Berlato: “Guardi io ribadisco che siamo per la libertà di scelta, e ribadisco che io ho sempre rispettato le libertà alimentari, sessuali e religiose di chiunque. Non mi sono mai permesso né di giudicarle né di contrastarle, perché ritengo che ognuno, nel rispetto delle libertà altrui debba essere in grado di fare quello che vuole.

Io preferisco mangiare “polenta e osei” piuttosto di mangiare corteccia di pino, ma se c’è qualcuno che preferisce alimentarsi solamente di verdure, di sterpaglia e cose del genere non farò mai nulla per impedirgli di farlo. La cosa assurda è che l’approccio ideologico di questi invasati li porta non solo a fare delle scelte ideologiche che io non condivido, ma li porta al voler imporre le loro scelte agli altri. Allora se uno vuole mangiare cavallette, grilli e quant’altro lo faccia”.

Libertà alimentare e religiosa

Luigi Gandi: “Lo devono dire però sulle etichette che cui sono”

Sergio Berlato: “Libertà di scelta vuol dire informare i consumatori delle caratteristiche dei prodotti di cui si nutrono. Dopodiché il cittadino, libero, sceglierà se mangiare grilli, se mangiare quaglie, fagiani, cinghiale, capriolo o cose del genere. Sarà una sua scelta, e ognuno fa le scelte che più lo aggradano.

Questo anche dal punto di vista religioso. Io non andrò mai a criticare o avversare qualcuno che ha un credo religioso diverso dal mio. Rispetto il suo credo, l’importante è che non mi voglia imporre il suo. Anche in campo sessuale sono sempre stato per il rispetto di qualsiasi scelta. Io sono stabilmente, storicamente e profondamente radicato sulla sponda tradizionalista. Io sono sempre della convinzione che una famiglia debba essere composta da un uomo maschio, da una donna femmina e da un eventuale frutto del loro amore. Questo è il nostro concetto di famiglia naturale, per noi non ci sono altre famiglie.

Dopodiché, se c’è qualcuno che si sente innamorato, ha affetto, vuole bene a una persona dello stesso sesso io non mi permetterò mai di giudicare queste scelte. Ma siamo arrivati in un punto in cui io che ho fatto una scelta tradizionale, saldamente radicato sulla sponda tradizionale vengo alle volte visto come un soggetto non fluido o alla moda e retrogrado. Io ho queste convinzioni e su questi valori sono orgogliosamente retrogrado”.

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