Sergio Berlato, la famiglia essere conservatori su determinati ideali
Luigi Gandi: “mi spieghi il concetto di come si può essere conservatori e riformisti allo stesso tempo?”
Sergio Berlato: “C’è chi dice ci sia sostanzialmente una incompatibilità di termini conservatori e riformisti, in realtà siamo conservatori per quelli che sono quelli ideali che qualcuno ci dice essere retrogradi.
Noi su alcune cose siamo orgogliosamente retrogradi. Sul concetto di famiglia ad esempio. Per noi la famiglia non è l’unione di due persone che si vogliono bene indipendentemente dal loro sesso. Per noi la famiglia è una sola che è quella naturale, che è l’unione tra un uomo una donna e l’eventuale frutto del loro amore che sono i figli. Non c’è concezione diversa da questa famiglia.
Famiglia tradizionale
Qualcuno ritiene che famiglia sia qualsiasi aggregazione di persone anche più persone che si vogliono bene. Noi siamo pronti a discutere e a riconoscere i diritti, ma non riteniamo in nessun modo che la famiglia possa essere travisata o annacquata attraverso dei concetti che qualcuno dice moderni. Su queste non saremo mai moderni. La nostra conservazione di valori e ideali che riteniamo pilastri nella società non può essere messa in discussione. Le battaglie garantiscono a tutti il rispetto per qualsiasi scelta anche sessuale diversa, ma pretendiamo che non sia scardinato il concetto di famiglia naturale. Che è l’unica famiglia che concepiamo.
La figura del bambino
E facciamo in modo di riuscire a garantire soprattutto la difesa di soggetti più deboli che non sono quelli che per perversione decidono di mettersi insieme. Noi siamo per la parte più debole, che è il bambino, riteniamo che il bambino abbia il diritto di crescere e di essere educato da un papà maschio e da una mamma femmina e noi riteniamo che questo sia un suo diritto. Noi vogliamo tutelare i suoi diritti di nascere, crescere e essere educato da una mamma femmina e da un papà maschio, su queste cose siamo orgogliosamente retrogradi.
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