A “Il Fatto di Luigi Gandi”, si tiene l’intervista sulle recenti azioni dell’UE all’onorevole Sergio Berlato, membro del parlamento europeo. L’onorevole è invitato a discutere sulle recenti azioni programmate dall’Unione Europea, e sulla posizione del parlamento, di cui è un autorevole esponente.
Iniziative del Parlamento Europeo
Luigi Gandi: “In tema con quanto discusso la scorsa settimana, ossia le case degli italiani, l’enogastronomia e quant’altro, vogliamo parlare delle ultime trovate del parlamento europeo”.
Onorevole Sergio Berlato: La mia esperienza al parlamento è consolidata. Sono alla quarta legislatura e ci prepariamo alla prossima, per maggio 2024. L’esperienza mi suggerisce che quanto si propone non sempre è comprensibile alle persone comuni a cui viene proposto, soprattutto se si parla di approvvigionamento energetico delle abitazioni. Se andasse in porto la volontà da parte dell’unione Europea, ognuno di noi dovrebbe spendere almeno 50 mila euro per migliorare la propria abitazione.
Questa follia, che definisco come tale, con il voto purtroppo favorevole da parte anche del parlamento europeo, è imposta con un approccio ideologico molto pericoloso da parte di coloro che tengono in considerazione il rispetto dell’ambiente. Ciò viene fatto senza tenere in considerazione gli effetti che queste iniziative creano poi sulle vite delle persone comuni. L’80 per cento degli italiani possiede una casa, si parla di proprietà ma anche di creatività e di spirito di competizione che spesso mette assieme altri interessi contro quelli italiani”.
“Noi, siccome vogliamo far valere l’interesse nazionale, vogliamo far capire che certe decisioni non le condividiamo. Queste case green, che vogliono essere imposte con prezzi esorbitanti, hanno visto il nostro voto contro il parlamento europeo”.
Luigi Gandi: “Se una persona vuole la casa green e se la può permettere, che se la faccia liberamente”.
Eliminazione dei motori termici
Sergio Berlato: “Così come avviene per altre decisioni, bisogna lasciare la libertà. Ricordo tra l’altro un’altra decisione che deve essere presa, ossia quella riguardante l’eliminazione dei motori termici, a benzina o diesel, per dare spazio solamente ai motori elettrici. È una cosa folle perchè andremmo a smantellare l’a produzione europea.
C’è necessità di tutela dell’ambiente, ma pochi sanno che più del 90 per cento della produzione delle batterie elettriche è nelle mani cinesi. Ne deriva una forte dipendenza da questi, e sebbene all’inizio possa essere moderata, andrà poi a creare un monopolio cinese capace di chiedere maggiori condizioni e prezzi a seconda del proprio volere”.
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