Sergio Sylvestre e l’inno di Mameli all’Olimpico
La finale di Coppa Italia, disputata ieri – mercoledì 17 giugno – all’Olimpico di Roma e vinta ai rigori dal Napoli sulla Juventus, sarà ricordata, fra le altre cose, anche e soprattutto per una polemichetta social di contorno: prima della partita in uno stadio tristemente vuoto, l’ex concorrente di Amici Sergio Sylvestre ha avuto il compito oneroso di cantare l’Inno di Mameli. Il cantante, visibilmente emozionato fin dall’inizio della serata, come ha raccontato anche nelle stories del suo profilo Instagram, a un certo punto dell’esibizione (QUI il video) si è interrotto.
Una presunta dimenticanza scatena le polemiche
E sul web si è subito sviluppata l’ennesima polemica: «Ha dimenticato le parole», «Perché far cantare l’Inno ad uno straniero?» e ancora: «Anziché ricordare il testo a dovere si è preoccupato soprattutto di alzare il pugno sul finale, come rivendicazione antirazzista», alcuni dei commenti che hanno fatto diventare l’hashtag #sergiosylvestre di tendenza su Twitter. Sergio ha quindi voluto spiegare, sempre su Instagram (QUI, QUI e QUI la sequenza), il perché dell’interruzione dell’esibizione, dovuta non tanto a una dimenticanza, quanto alla fortissima emozione.
Sul web le parole di Sergio per spiegare il suo blocco
«Voglio solo dire che è stata una serata molto intensa, non sono mai stato tanto emozionato, nemmeno ad Amici o Sanremo, è stata una cosa incredibile vedere uno stadio così vuoto e sentire questo un’eco così forte. Tanto che mi sono bloccato, perché ho avvertito dentro di me una enorme tristezza. Sono un persona molto sensibile e queste cose, quando sono sul palco, mi coinvolgono tanto. In quel momento mi sono bloccato non perché ho dimenticato le parole, ma semplicemente per l’emozione. Vedere un palco immenso e così vuoto è un peccato…Solo questo», ha detto il cantante.