“Running Up That Hill” di Kate Bush, finito in cima alle classifiche musicali di otto Paesi dopo l’inserimento nella colonna sonora della quarta stagione di Stranger Things, non è il solo brano tornato alla luce grazie al cinema. Il fenomeno generato dal pezzo anni ’80 di Kate Bush è stato notevole, ma vi sono altri pezzi che grazie alle serie tv sono tornati a far parlare di sè.
“Senza un perchè” di Nada nella serie tv “The Young Pope”
La scelta di Paolo Sorrentino di inserire “Senza un perchè” di Nada nella sua miniserie “The Young Pope” ha stupito tutti, anche la stessa cantante. Si tratta di un brano piuttosto cupo uscito nel 2004 nell’album “Tutto l’amore che mi manca”. Dodici anni dopo la stessa canzone viene scelta da Sorrentino per la sua produzione internazionale con Jude Law, Diane Keaton e Silvio Orlando. Nel 2016, grazie a Sorrentino, il brano di Nada andò al secondo posto nella classifica di iTunes.
“Dr. House” e i Massive Attack con “Teardrop”
Dr. House, interpretata da Hugh Laurie e trasmessa dal 2004 al 2012, ha scelto “Teardrop” dei Massive Attack per l’intro dello show. L’idea fu una scelta precisa del produttore Bryan Singer che volle dare un tono rock-blues alla serie. La canzone non è risalita in vetta alle classifiche, ma ha ricevuto notorietà grazie a numerose cover professionali e non realizzate su YouTube.
“Sirius” dell’Alan Parsons Project scelta per “The Last Dance”
“The Last Dance” è una docuserie prodotta da Netflix che racconta la carriera di Michael Jordan e dei Chicago Bulls. Il pezzo più amato della colonna sonora è stato “Sirius” dell’Alan Parsons Project, la rock band britannica attiva tra il 1975 e il 1990. L’uscita della serie nell’aprile 2020 segnò un aumento esponenziale degli ascolti di “Sirius” su Spotify. Il brano è diventato poi inno del Chicago Stadium e come musica motivazionale durante l’ingresso del team di casa.
Nick Cave and the Bad Seeds su “Peaky Blinders” con la loro “Red Right Hand”
“Peaky Blinders” è una serie ambientata negli anni ’20 che narra la storia di lotta per il potere da parte di una famiglia di Birmingham. Uno degli aspetti più coinvolgenti della serie è proprio la colonna sonora: moderna e recente fa da contrasto con l’ambientazione storica. La scelta per la sigla ufficiale è ricaduta su “Red Right Hand” di Nick Cave and the Bad Seeds. Decisione che ha portato il brano nella top five dell’artista in tutti i servizi di streaming.
“The Wire” e “Way Down in the Hole” di Tom Waits
“Way Down in The Hole” di Tom Waits è stata scelta come sigla per tutte le cinque stagioni di “The Wire”, la serie di David Simon più celebrata dalla critica. Ogni stagione celebra una diversa cover del pezzo. Il cantautore americano recita nella serie nella parte di Walon, ex tossicodipendente e consulente riabilitativo verso le dipendenze.
“Who Are You” degli Who nella serie tv “CSI”
Gli “Who” fin dall’inizio del progetto di “CSI” nel 2000 hanno concesso l’utilizzo dei loro brani per la serie. Questa scelta ha indubbiamente ripagato, non solo in termini finanziari, ma anche in attenzione e ascolti da parte di un pubblico più giovane.
“La casa di carta” e la celebrazione di “Bella ciao”
Grazie all’idea di Álex Pina e alla sua serie “La casa di carta”, “Bella ciao” non è mai stata così popolare. La canzone simbolo della Resistenza italiana, cantata dai personaggi nella serie tv, ha ricevuto notevoli attenzioni ed ha fatto il giro del mondo.
Jeff Buckley con “Hallelujah” in “The O.C.”
Grazie alla popolarità raggiunta con “The O.C.” il brano di Jeff Buckley è diventato un modello di riferimento per molti cantautori e artisti. Moltissime persone, infatti, hanno voluto confrontarsi con questo brano nei talent show. Un brano malinconico che su “The O.C.” ha segnato uno dei finali di stagione più struggenti di sempre.
“Lost” con “Make Your Own Kind of Music” di Mama Cass
“Make Your Own Kind of Music” di Mama Cass è stato inserito nella colonna sonora di uno degli show più criptici e irrisolti della storia recente. Nonostante ciò il brano conobbe un grande successo: le radio passavano in continuazione il brano di Mama Cass.
La serie tv “I Soprano” e “Don’t Stop Believin” dei Journey
Il brano dei Journey, scelto per il finale de “I Soprano” è diventata una hit in Gran Bretagna e a livello globale totalizzò mezzo milione di ascolti su Spotify. Nel 2009 “Don’t Stop Believin” divenne la canzone del ventesimo secolo più venduta su iTunes. Il successo non si limita alla sola serie che narra le vicende della famiglia mafiosa Soprano, al contrario. E’ comparsa in altre serie tv come: South Park, I Griffin e Scrubs.