I servizi semi residenziali, come ci riporta Sarah Tommasi ad Obiettivo Salute, sono dei servizi rivolti a persone anziane, e anche persone con deficit di qualsiasi natura. Si tratta di servizi non definitivi, ma che danno un servizio per una durata determinata per un certo periodo.
Servizi semi residenziali
Per l’attivazione ci si deve recare al Punto Unico di Accoglienza dei Distretti, qui verrà compilata una richiesta di inserimento in struttura, accompagnata da una valutazione multidimensionale per capire realmente quali sono i bisogni del paziente. Sarà poi il distretto ad attivarsi per inserire nella graduatoria la richiesta. Non si tratta di un servizio gratuito; il costo varia a seconda delle offerte dei singoli centri, e dalla durata prevista.
Strutture residenziali
Per quanto riguarda le struttura residenziali, case di riposo e simili, offrono servizi alberghieri, assistenziali, riabilitativi, sanitari, sociali e ricreativi. Si occupano di: mantenere e migliorare il livello di autonomia (OBT), e di sia media sia alta intensità di cura. Provvedono a creare un ambiente di vita casalingo, mantenendo le tempistiche abitudinarie delle persone, secondo una logica di ricovero di sollievo.
In questo caso, una parte delle spese sanitarie viene erogata dalla Regione, tenendo conto della quantità di servizi medici e infermieristici necessari; è a carico dell’utente la quota alberghiera.
Centri diurni per anziani
I centri diurni sono un primo tipo di servizi semi residenziali, che durano l’arco di un giorno. Sono offerti dai centri servizi, e da alcune case di riposo. Essi offrono un luogo sicuro in cui l’anziano ha la possibilità di avere occasioni di relazione interpersonale, attraverso attività ricreative e culturali, ricevendo assistenza alberghiera e consulenza sanitaria. Del trasporto alla struttura e del rientro a casa si occupa il Caregiver.